E dal Cairo arrivano i reperti dell’antico Egitto Maria Egizia Fiaschetti CORRIERE DELLA SERA 26 feb 2010 Roma
Un «tesoretto» archeologico, proveniente dal Cairo: la raccolta – circa 50 pezzi, scelti dal governo con la consulenza di Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità – sarà il fiore all'occhiello dell'Accademia d'Egitto, La presentazione – ha anticipato ieri il direttore, Ashraf Reda, nell'ambito dell'iniziativa «Accademie svelate» – è prevista per metà maggio. Primo caso in Italia di reperti egizi, allestiti nelle sale di un istituto straniero. Motivo in più per valorizzare la sede, fondata negli anni Trenta e approdata in via Omero, dopo Villa Borghese e Colle Oppio. Il restyling, illustrato nel rendering fotografico, fonde tradizione e modernità: dai geroglifici vergati sulla facciata all'ascensore panoramico. Non solo: ampliati gli atelier per i dieci borsisti annuali, ospiti della struttura. Sulla scia del talento, l'incontro all'Ex Gil – presenti l'assessore regionale alla Cultura, Giulia Rodano, e quello provinciale, Cecilia D'Elia – ha celebrato il viaggio di formazione in Italia, tappa obbligata del Grand Tour. Il successo del tirocinio culturale a Roma si riflette nel ricco patrimonio delle accademie: dalla più antica, quella francese, alle 35 fiorite nei secoli successivi. Panorama multiforme, che inizia a fare sistema con il ciclo di visite gratuite (prenotazione obbligatoria sul sito www.accademiesvelate.it, o al numero 0666163267), in programma fino a domenica. La maratona farà tappa in dieci siti di Roma e del Lazio.
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