Bustarelle ai dipendenti della Soprintendenza di Roma, lo sdegno di Tortosa
Il vicesegretario per il Lazio dell’Italia dei Valori: “Intollerabile malcostume italiano“
26/02/10 - Roma - “Un malcostume che dà bene l’idea di quanto la corruzione sia dilagante nel nostro paese”. Questa l’amara constatazione del vicesegretario per il Lazio dell’Italia dei Valori Oscar Tortosa, in merito alla vicenda delle bustarelle pagate dall’impresa Olimpo a dipendenti della Soprintendenza Statale di Roma, affinché chiudessero un occhio sui lavori di restauro di alcuni tra i monumenti più famosi della Capitale e del mondo.
Secondo le anticipazioni fornite dal settimanale “L’Espresso”, durante una perquisizione negli uffici della società, la Guardia di Finanza avrebbe rinvenuto la lista nera contenente tutte le dazioni in denaro per evitare controlli durante i lavori di restauro del Pantheon, Santa Maria della Vittoria e molti altri siti di interesse storico-culturale della Città Eterna.
“L’amministrazione pubblica e le sue commesse – ha aggiunto l’esponente del partito guidato da Antonio Di Pietro - sono ormai un fortino da conquistare ad ogni costo e con ogni mezzo. Sicuramente gli imprenditori devono avere il giusto profitto così come i dipendenti pubblici meritano una retribuzione più adeguata. Anche alla luce dei recenti scandali nazionali, questa è però una cattiva abitudine tipicamente italiana non più tollerabile ed ammissibile”.
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TESTO PUBBLICATO DA Federico Farinelli di Italia dei Valori http://www.comunicati-stampa.net/comstampa/cs-84422/Bustarelle_ai_dipendenti_della_Soprintendenza_di_Roma_lo_sdegno_di_Tortosa
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