CASO LA REGINA: Altri tre anni per il Signor No Giuseppe Pullara Corriere della sera, 28/07/2004
Ora il ministro Urbani ha la facoltà di prorogare l'incarico al sovrintendente archeologico
Passa il decreto sullapubblica amministrazione, La Regina può restare al suo posto Votata al Senato la legge che permette l'innalzamento dell'età pensionabile La Regina, arriva il primo sì ora è pronto per la riconferma Proroga di tre anni, manca solo la firma del ministro Urbani A meno di cinque ore dalla scadenza, ieri alle 19,30 il Senato ha trasformato in legge il decreto n.136 del 28 maggio in cui si decidono nuove funzioni all'interno della pubblica amministrazione, tra le quali l'innalzamento dell'età pensionabile, per i gradi più alti, dai 67 ai 70 anni. Il sovrintendente archeologico di Roma, Adriano La Regina, può così aspirare ad una conferma, per altri tre anni, nell'incarico. L'alto funzionario statale, alla guida della tutela archeologica della città con i maggiori tesori archeologici del mondo, sarebbe dovuto andare in pensione a fine agosto, quando compirà i suoi 67 anni. Con la nuova legge si apre per La Regina, sovrintendente dal lontano 1976, la possibilità di restare al suo posto fino all'estate del 2007. Il direttore generale dei Beni archeologici, Giuseppe Proietti, che è anche segretario generale del ministero dei Beni culturali, esprime il «vivo auspicio che il professore La Regina venga confermato nel suo ruolo dal ministro Urbani, vi- sto il grande prestigio che ha guadagnato con il suo insostituibile lavoro». Grande soddisfazione è stata espressa a caldo, ieri sera, dagli ambienti capitolini e in quelli degli studiosi. L'interessato aveva olimpicamente espresso, nel giorni scorsi, la propria posizione: «Attendo il corso delle cose, poi vedremo cosa accadrà».
In realtà la conferma di Adriano La Regina non è automatica. Un paio di anni fa, quando sono stati rinnovati i contratti dei dirigenti ministeriali, fu introdotta una clausola che impone l'automatica risoluzione del contratto stesso all'entrata in vigore della nuova organizzazione del ministero. Questa riorganizzazione -i cui termini sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale il 17 luglio; entrerà in atto il primo agosto. Tra l'altro, sarà eliminato il segretariato generale e spariranno le attuali otto direzioni generali anche se le sei sovrinten-denze «autonome», tra cui quella di Roma, resteranno. A questo punto, sarà il ministro Giuliano Urbani a decidere la collocazione dei dirigenti, seguendo un principio di «rotazione» a cui, per l'enorme esperienza accumulata da La Regina nel suo incarico, il sovrintendente archeologico di Roma dovrebbe essere sottratto. Nel corso del doppio mandato del sindaco Francesco Rutelli si era andata via via esprimendo tra il vertice del Campidoglio e il sovrintendente una incomprensione tale da spingere Rutelli a definire La Regina «il Signor No». Numerose volte il sovrintendente si era opposto a una serie di iniziative edificatrici del Comune allo scopo di tutelare presenze archeologiche importanti. Alla lottizzazione del comprensorio di Tor Marancia, ad esempio, La Regina ha risposto vincolando a parco i 300 ettari di verde a fianco della via Cristoforo Colombo. Con Veltroni le cose sono cambiate e tra la sovrintendenza e il Comune si è aperta una fase di maggiore comprensione.
|