BARI - Petruzzelli, il governo ci ripensa PAOLO RUSSO MARTEDÌ, 01 GIUGNO 2010 LA REPUBBLICA - Bari
Stralciato l´elenco, sì ai fondi. Ma gli altri quattro enti rischiano di saltare
Presto in aula la legge ad hoc sul politeama Botta e risposta Pd-Quagliariello Il Petruzzelli è salvo. Il finanziamento di 7 milioni di euro per la Fondazione lirico sinfonica non rientra più tra i tagli della finanziaria di Berlusconi. Il teatro di Bari era stato inserito nella lista nera dei 232 enti culturali che non avrebbero più ricevuto finanziamenti statali. Ma ieri l´intero elenco è stato stralciato dal governo, appena prima che la firma del presidente della Repubblica convertisse in legge il decreto di Tremonti. A pesare sulla decisione sono state le voci di protesta che dalla Puglia, come nel resto d´Italia, si sono alzate per fermare la scure del ministro dell´Economia. Da Vendola a Emiliano, tutte le istituzioni regionali si sono levate in difesa del teatro di Bari. Ma determinante è stata la presa di posizione del ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi che due giorni fa ha denunciato di sentirsi "esautorato e imbarazzato" per quella lista nera stilata senza il suo parere. Il capitolo cultura sarà comunque tagliato dalla finanziaria Berlusconi. A indicare gli "enti inutili", però, sarà il ministro Bondi con un successivo provvedimento. Alla Fondazione Petruzzelli c´è grande ottimismo. Dai Beni culturali sono arrivate già ampie rassicurazioni sui destini finanziari del teatro. «Prendiamo atto della decisione del ministro - commenta soddisfatto il sovrintendente Giandomenico Vaccari - ribadiamo che noi in quella lista non avremmo dovuto neanche esserci». E di errore ha parlato anche l´Agis: «L´Ente lirico barese è stato ammesso nel Fus poche settimane fa ed è proprio alla luce di questo che riteniamo quanto sta accadendo un sorprendente errore essendo la Fondazione contestualmente stata cancellata dai fondi del Lotto», ha sottolineato Francesca Rossini, direttore della sede interregionale dell´agenzia per lo spettacolo. Sono ancora a rischio invece gli altri quattro enti culturali pugliesi finiti nella lista di Palazzo Chigi. Secondo quanto trapela da Roma il taglio del finanziamento statale potrebbe essere confermato per l´Accademia pugliese delle Scienze, la Società Storia Patria Puglie, l´Istituto per la storia e l´archeologia della Magna Grecia e l´Ente per lo sviluppo dell´irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania. Dopo il salvataggio in extremis di ieri, l´altra partita fondamentale per il Petruzzelli sarà giocato lunedì prossimo nell´aula del Senato quando sarà discusso l´emendamento dei deputati pugliesi alla riforma sulle Fondazioni. «Il ministro Bondi ha manifestato la disponibilità del governo a tener conto della peculiarità della Fondazione Petruzzelli e a dare parere favorevole all´emendamento del Pdl in Senato che prevede una deroga al blocco delle assunzioni» ha dichiarato ieri Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL che ha rassicurato anche sulla futura esclusione del teatro di Bari dai tagli sulla cultura. «Già dalle prossime ore - ha detto - prenderemo contatto con il ministero, così come auspicato dallo stesso ministro Bondi, affinché qualsiasi altro atto che dovesse riguardare il Petruzzelli si armonizzi e non si ponga in contraddizione con tale provvedimento e con la riconosciuta esigenza che il teatro continui a vivere». Ma proprio questo accordo bipartisan raggiunto grazie alla mediazione del sindaco Emiliano ieri ha rischiato di saltare dopo la nota della parlamentare Pd, Cinzia Capano che aveva interpretato i tagli al Petruzzelli con un effetto del "braccio di ferro interno al centrodestra tra Fitto e Quagliariello". Per tentare di salvaguardare l´accordo, in serata, i deputati baresi Dario Ginefra e Francesco Boccia hanno gettato acqua sul fuoco: «Il caso del Petruzzelli è importante perchè, se andrà a buon fine, sarà la dimostrazione che anche in un momento di scontro e dura contrapposizione, le forze politiche possono collaborare per tutelare le eccellenze dei territori».
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