BOLOGNA - Graffiti, la soprintendente scrive all´Ascom: sbagliati gli interventi anti-writer CARLO GULOTTA MARTEDÌ, 01 GIUGNO 2010 LA REPUBBLICA - Bologna
"I pennelli fai-da-te creano altri danni"
Non piace neppure il portico ridipinto al Dall´Ara. La replica: "Lavoro ancora da finire"
GLI interventi dei volontari anti-writer che, per conto dell´Ascom, hanno ripulito piazza Aldrovandi e il portico del Dall´Ara, rischiano di essere peggiori del male. Lo afferma il direttore regionale per i beni culturali Carla Di Francesco, che ha scritto una lettera all´associazione dei commercianti e per conoscenza al commissario Cancellieri. «E per il portico del Dall´Ara non siamo nemmeno stati avvertiti».
STOP all´operazione "pennello selvaggio": certi interventi un po´ avventurosi, per rimediare ai danni lasciati dai writer sui muri di Bologna, rischiano di essere peggiori del male. Il direttore regionale per i beni culturali e del paesaggio Carla Di Francesco nei giorni scorsi ha dato un´occhiata al lavoro dei volontari Ascom in piazza Aldrovandi e in via Petroni, dove sono state cancellate le tag dei writer. E ciò che ha visto non le piace. Tanto che è tornata subito in ufficio e ha scritto una lettera piuttosto dura per l´associazione dei commercianti, che ha "adottato" piazza Aldrovandi, e per conoscenza al commissario straordinario Cancellieri, capofila del progetto "Bologna Civitas". In discussione naturalmente non c´è l´intervento e la voglia di fare dei cittadini. C´è il metodo. «Desta molta preoccupazione - scrive il Soprintendente - la realizzazione di interventi "fai da te" effettuati con metodologie improprie e dannose, quali la copertura dei danni con strati di vernice. Tali interventi che sono stati già eseguiti, ad esempio nella zona di piazza Aldrovandi, aggiungono danno al danno aggravando la situazione e rendendo più difficile la corretta rimozione del vandalismo grafico. E inoltre si pongono in maniera del tutto contraddittoria e antitetica rispetto a un corretto modo di operare». Il giorno successivo i volontari con le pettorine arancioni dell´Ascom hanno rimesso a nuovo, a modo loro, il portico dello stadio in piazza della Pace. «Non siamo neppure stati avvisati - protesta Di Francesco - e anche qui vale il discorso precedente: bisogna assolutamente evitare pericolose fughe in avanti. Peraltro, il portico del Dall´Ara è pure vincolato». Anche qui una verniciatura "avventurosa", e presto partirà un´altra lettera per Ascom e Comune. Le preoccupazioni della Soprintendenza sono condivisibili: le 106 colonne che fiancheggiano la Torre di Maratona sono state ridipinte solo a metà e la differenza di tinta si vede, nella foto accanto. «Ma torneremo a finire il lavoro - si difende Vincenzo Ritacca, direttore del Cires, il consorzio che per conto dell´Ascom dovrebbe coordinare i volontari, e che in piazza della Pace ha consegnato vernice e pennelli a un gruppetto di tifosi del Bologna -. E´ evidente che non lasceremo il portico così». Ma a sentire la Di Francesco, anche questo è un lavoro sbagliato, una "ricopertura" grossolana. Insomma, roba da "imbianchini". Il restauro è tutt´altro. «Pur ritrovando le migliori intenzioni di codesta associazione - sta scritto nella missiva per l´Ascom - nel coinvolgimento della cittadinanza nell´operazione pulizia, si deve ribadire che i volontari devono essere organizzati, istruiti e guidati da tecnici esperti, pena il fallimento dell´intera lotta ai graffiti intrapresa dalle pubbliche amministrazioni». Un altro no all´armata del pennello. «Chiediamo all´Ascom di effettuare gli interventi programmati nel rispetto delle linee guida, peraltro già pubblicate sul sito del Comune».
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