LIGURIA - Il Puc è salvo, per l'Acquasola si vedrà IL SECOLO XIX 02/06/2010
maggioranza compatta ieri a tursi. anche l'udc ha votato la delibera Deciso un supplemento di istruttoria per valutare la revoca della concessione edilizia vincenzo galiano
LA BOMBA PUC - il piano urbanistico comunale cancellato dal Tar per vizi procedurali - è stata disinnescata a tempo di record. Ne è convinta la maggioranza di centro sinistra a Palazzo Tursi. Che ieri, a differenza di gran parte del centro destra, ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Anche perché sul caso Acquasola, possibile terreno di scontro preliminare all'esame dell'incandescente pratica Puc, non ci sono state le temute spaccature all'interno della coalizione che sostiene il sindaco. Anzi, è emerso un fronte comune tra Pd e sinistra più estrema per ottenere, grazie ad un apposito ordine del giorno approvato ieri, un supplemento di istruttoria sul progetto del park finalizzato ad un'eventuale revoca della concessione edilizia. Così, a fine mattinata, il sindaco Marta Vincenzi - alla quale l'annullamento del piano da parte del Tar aveva «tolto il sonno» - ha potuto rilassarsi. In aula, malgrado le tensioni della vigilia e la presenza del comitato "no park", non ci sono state sorprese. È finita come previsto. Forse meglio del previsto perché anche l'Udc, che in Comune è formalmente all'opposizione, ha votato compatto la delibera di giunta tesa a sanare, «ora per allora», l'illegittimità del Puc rilevata dai giudici amministrativi. Alla fine i voti a favore sono stati trenta. Il resto della minoranza, Pdl e Lega, è rimasto in aula senza votare «per senso di responsabilità politica». Unico contrario Gianni Bernabò Brea, esponente de La Destra. «Abbiamo rinunciato a qualsiasi forma di ostruzionismo - ha spiegato il capogruppo del Pdl, Matteo Campora - per evitare un blocco dell'attività edilizia particolarmente grave in questo periodo di crisi». Non per questo la minoranza ha lesinato critiche all'amministrazione Vincenzi per il terremoto urbanistico innescato dal ricorso al Tar di 19 cittadini contro il progetto di una palazzina tra via Bosio e via Pirandello, ad Albaro. Di qui, la clamorosa sentenza d'annullamento del Puc. «Speriamo che Genova non diventi vittima della vostra palese incapacità», ha detto Campora. «Oggi si apre una stagione di incertezza giuridica ancora maggiore, c'è il rischio di ricorsi a raffica», ha aggiunto Bernabò Brea. «In questa vicenda - affonda Alessio Piana, capogruppo della Lega - la giunta Vincenzi ha le stesse responsabilità dell'amministrazione precedente. Non foss'altro per il fatto che il sindaco era assessore all'Area vasta quando, nel 2003, l'allora primo cittadino Giuseppe Pericu, in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato, affrontò la stessa questione di illegittimità del Puc». «Tenendo per sé la delega all'Urbanistica - ha continuato l'esponente del Carroccio - il sindaco ha trasformato questa delicata materia in strumento ideologico, generando storture». Vincenzi, da parte sua, ha illustrato in dettaglio ai consiglieri l'iter della sanatoria: la delibera approvata ieri accoglie come modifiche, e non più come semplici prescrizioni, le indicazioni prodotte dalla Regione dieci anni fa in sede di approvazione del Puc. Diversamente da quanto avvenne all'epoca e come imposto dal Tar, il provvedimento di adozione del piano urbanistico verrà adesso sottoposto alle pubbliche osservazioni. Poi il Puc passerà al vaglio definitivo della Regione. «Abbiamo compiuto un atto dovuto per non spegnere le luci sulla città», è il commento del capogruppo Pd, Marcello Danovaro. Torniamo all'ordine del giorno sull'Acquasola: nel centro sinistra solo Arcadio Nacini (Sinistra e libertà) ha espresso parere contrario. «Questo documento - ha tuonato Nacini - è una presa in giro perché non blocca i lavori del park». È stato, invece, giudicato «inammissibile», un altro ordine del giorno presentato da Emanuela Cappello (gruppo misto) che chiedeva una revoca immediata del permesso a costruire il parcheggio.
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