Manovra/Scontro Pd-Bondi su manifestazione contro tagli a cultura
Roma, 4 giu. (Apcom) - Scontro tra il Pd e il ministro della Cultura Sandro Bondi a causa delle annunciate manifestazioni di protesta contri i tagli alla cultura previsti dalla manovra economica del governo. "Il partito democratico ha organizzato in tutta Italia il 7 giugno una serie di iniziative di proposta e di protesta per impedire che il governo compia un inaccettabile scempio della cultura italiana - si legge in una nota del Pd -. Agli incontri interverranno esponenti del Partito democratico e del mondo della cultura, dello spettacolo e del giornalismo. Tra questi a Roma saranno presenti Concita de Gregorio, Mimmo Calopresti, Massimo Wertmuller, Giovanna Melandri, Vincenzo Vita, Vincenzo Cerami. A Napoli, Matteo Orfini, Anna Maria Carloni, Teresa Armato, Eugenio Mazzarella, Umberto Ranieri, Franca Chiaramonte. A Firenze, il sindaco Andrea Marcucci, a Milano Emilia De Biasi. Le manifestazioni di Napoli, Genova Firenze vedranno anche la presenza dei sindaci Rosa Russo Iervolino, Marta Vincenzi e Matteo Renzi. Altre iniziative sono in programma il 10 giugno". "E`assolutamente legittimo che un partito di opposizione come il Pd protesti in piazza a favore della cultura - rileva il ministro -. Ciò che invece stupisce e sconcerta è che nell`iniziativa del Pd non vi sia alcuna coscienza del fatto che la cultura in Italia si può risollevare non con maggiori risorse economiche, tanto più in un momento di crisi come quella che stiamo attraversando, bensì attraverso serie e coraggiose riforme. Questa parola è sconosciuta alla sinistra italiana. L`attuale crisi al contrario può essere una opportunità per ripensare il ruolo e i meccanismi di finanziamento della cultura, in una prospettiva di libertà e di rinnovamento". Il Pd denuncia che con i tagli previsti dalla Finanziaria: niente più investimenti, nessuna progettualità per il presente e per il futuro del patrimonio culturale, del cinema, del teatro, della musica, della danza, della lirica. Il disastro sarà completato con i tagli ai trasferimenti e sugli Enti Locali causerà la diminuzione degli investimenti da parte di Comuni, Province e Regioni, da anni veri centri propulsori della cultura italiana. Il Pd dice NO a un Governo che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di una eccellenza del nostro paese". Ma Bondi ribatte: "i cittadini hanno il diritto di sapere, inoltre, che le maggiori difficoltà che il settore della cultura incontra in Italia derivano in gran parte dalle responsabilità della sinistra politica e sindacale. Da parte mia proseguirò con determinazione e spirito costruttivo il lavoro che ho intrapreso a favore di una cultura libera dai condizionamenti della politica e dello Stato. A favore di una cultura che esprima il meglio della creatività del nostro Paese". Gal
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