BOLOGNA - Generosa Bologna, parte il restauro dei mille sottoscrittori PAOLA NALDI MARTEDÌ, 08 GIUGNO 2010 LA REPUBBLICA - Bologna
Il restauro della Basilica di Santo Stefano, tanto evocato dalla comunità dei monaci olivetani che la reggono, può finalmente partire: accadrà nel prossimo autunno, fra settembre e ottobre. Degli oltre tre milioni di euro preventivati per i lavori ne sono stati raccolti quasi metà. Ed esiste un progetto preliminare redatto dagli architetti Salvatore Fazio e Roberto Scannavini che sarà presentato a giorni, per avere il via libera, alle soprintendenze competenti (archeologiche, architettoniche e per i beni artistici). Infine, s´è creato un comitato garante per vigilare sulle modalità di spesa, costituito da sette esperti di settori diversi: fra questi, il commissario Anna Maria Cancellieri e lo storico Andrea Emiliani. «Quando lanciai l´appello, drammatizzai la situazione, per evitare che diventasse insostenibile - spiega dom Ildefonso Chessa, promotore delle tante iniziative a favore del recupero della basilica -. Abbiamo riscontrato con sorpresa ed emozione una risposta forte e civile: tanti bolognesi hanno partecipato alla sottoscrizione, anche in maniera anonima. Le iniziative organizzate per la raccolta sono ancora molte e spero che per quella conclusiva, il concerto del maestro Abbado il 18 settembre, si potrà partire concretamente coi lavori. Il mio unico rammarico sono le critiche arrivate da alcuni personaggi del mondo ecclesiastico che m´hanno accusato di non lasciare nessuna risorsa agli altri». Ma al di là della spinosa querelle, la comunità olivetana è soddisfatta di tanta solidarietà manifestata da diverse parti. Il governo ha messo circa un milione di euro, il senatore Palmizio con la legge Mancia ne ha raccolti 300 mila, aziende come Coop Costruttori e Cna, tanto per citarne qualcuna, ci sono vicine. Il primo problema da affrontare ora sarà risolvere le infiltrazioni di umidità, "cancro" diagnosticato fin dal 1949 che mina i tanti interventi di recupero esperiti in questi anni, vanificando lavori e spese. C´è da monitorare la rete fognaria, antica e moderna, e capire come incide il fenomeno della subsidenza sulle basi delle sette chiese. Ma ci sono anche i danni causati dalle infiltrazioni d´acqua piovana sulle strutture lignee delle coperture, in particolare quella del presbiterio della chiesa del Crocifisso e del Campanile. I lavori procederanno a fasi, con interventi mirati e articolati. E per snellire le pratiche saranno delegati ai singoli sponsor gli strumenti esecutivi dell´avvio dei lavori.
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