Pompei, una gara di idee per renderla multimediale il giornale della protezione civile, martedì 8 giugno 2010
Sarà possibile presentare progetti per migliorare l'accoglienza, la conoscenza del patrimonio archeologico e la sicurezza, investendo nell'uso delle tecnologie
Una gara di idee per puntare alla rivalutazione globale di Pompei, indetta dall'Associazione per Pompei, neonata associazione che vuole partecipare allo sviluppo del sito archeologico, costituita per iniziativa di Mecenate 90 e di un gruppo di imprenditori. Il concorso è rivolto a ricercatori singoli e imprese, che avranno la possibilità di presentare progetti innovativi di valorizzazione che non prescindano dall'applicazione delle nuove tecnologie e dei supporti multimediali già sperimentati con successo in altre aree di pregio nel resto del mondo.
Ledo Prato, segretario dell'Associazione, ha infatti dichiarato che "la gestione dell'area non si è distinta per organizzazione e funzionalità tecnologica, anche se qualche passo avanti è stato fatto". Prato ha però sottolineato i punti deboli, tra cui "carenze nelle operazioni di restauro e nel monitoraggio della conservazione dei ritrovamenti, strutture di accoglienza assai carenti, sito Internet da ridisegnare, infrastruttura poco sicure, assenza di segnaletica e di ausili alla fruizione". Pompei presenta infatti immensi problemi per la gestione dei visitatori, nonostante siano stati fatti numerosi piani di intervento, fino all'introduzione di norme poco chiare e iniziative in corso d'opera, come la decisione del ministro di commissariare il sito, affidato ad un dirigente della Protezione Civile, e l'annuncio di una Fondazione con la partecipazione di capitale privato; tutte iniziative che però non hanno ancora individuato una formula risolutiva.
Grazia Bottiglieri Rizzo, presidente dell'Associazione, ha sottolineato come "l'Associazione sollecita progetti che migliorino l'accoglienza, la conoscenza del patrimonio archeologico e la sicurezza, investendo nell'uso delle tecnologie". La selezione dei progetti presentati sarà affidata ad una giuria di esperti in campo economico, culturale e tecnologico, e i progetti vincenti saranno quelli che individueranno il mix migliore tra creatività e tecnologie: dieci progetti, che saranno premiati a novembre durante un workshop cui parteciperanno i rappresentanti delle amministrazioni e imprenditori che esamineranno l'effettiva realizzabilità dei progetti. Come ha affermato l'economista Massimo Lo Cicero, membro del comitato scientifico dell'Associazione, "coniugare la custodia dei beni culturali con l'uso delle tecnologie sembrerebbe problematico, ma le tecnologie ci aiutano a conservare le vestigia storiche e anche ad elaborare e trasferire le informazioni rappresentandole come se fossero presenti".
Un assaggio delle possibilità fornite dai progressi tecnologici si ha già nel cantieri dei Casti Amanti, dotato di un sistema di passerelle per assistere dal vivo agli scavi in corso, dove è stato installato un ologramma che ritrae in modo virtuale decorazioni, arredo, oggetti e personaggi che usavano frequentare quel luogo
http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/index.html?pg=1&idart=1070&idcat=3
|