MILANO - Inceneritore, cresce il fronte del no ORIANA LISO MERCOLEDÌ, 09 GIUGNO 2010 LA REPUBBLICA - Milano
Vertice al Pirellone, i Comuni sperano nella mediazione della Regione
Amsa presenterà per la prima volta il progetto che dovrà svilupparsi nel Parco Sud si troveranno tutti attorno a un tavolo, per parlare di un progetto su cui nulla si può dare ancora per scontato. Questa mattina si riunisce per la prima volta la Conferenza dei servizi sul termovalorizzatore che Amsa vorrebbe costruire nel Parco Sud. Ma i Comuni delle zone limitrofe a quella interessata restano sul piede di guerra e, dopo la marcia organizzata una decina di giorni fa, legano le speranze di vittoria alle parziali aperture di Provincia e Regione. Ammette l´assessore al Territorio del Pirellone Daniele Belotti: «Siamo d´accordo sul fatto che si debbano cercare alternative, tra aree dismesse e da bonificare. Per questo vogliamo aprire un tavolo tecnico-politico che studi il territorio e trovi una soluzione condivisa». Chissà quanto poco piaceranno ad Amsa i (presunti) tentennamenti di due delle istituzioni che decideranno il futuro dell´inceneritore. Di certo ancora in questi giorni il presidente della ex municipalizzata Sergio Galimberti è tornato a ripetere: «Chi si lamenta di quella collocazione non ne ha mai proposte di alternative». Un modo chiaro per far capire che, al netto dei giochi della politica, la soluzione non lontana dal carcere di Opera resta la più quotata. È proprio il sindaco leghista del Comune alle porte di Milano, Ettore Fusco, a guidare la rivolta contro l´inceneritore, sottolineando la carenza di infrastrutture e la mancanza di compatibilità ambientale. Oggi in Regione ci sarà anche lui, con gli amministratori di altri Comuni, con i gestori del Parco Sud, della Sovrintendenza (il cui parere sull´impatto paesaggistico dovrebbe arrivare a fine mese, ed è un´altra incognita sulla decisione), le associazioni ambientaliste. «Riponiamo le nostre speranze nella Regione, affinché si possa evitare uno sfregio al nostro territorio», spiega Fusco, parlando a nome di altri primi cittadini come quelli di Rozzano, Pieve Emanuele, Locate Triulzi. A protestare accanto ai Comuni che si sentono danneggiati dal possibile "Silla 3", che comunque verrebbe costruito in territorio milanese, c´è anche Legambiente (che infatti organizza un presidio alle 9 in via Pola). «È una grossolana speculazione - attaccano gli ambientalisti - si costruisce un impianto che, per metà della sua capacità, è destinato ad accogliere rifiuti speciali raccattati dal mercato europeo». La loro protesta parte dai dati pubblicati da Ispra secondo i quali in provincia di Milano già dal 2008 sono 28 i Comuni che hanno superato 65 per cento di raccolta differenziata, mentre sono 89 quelli che si attestano tra il 45 e il 65. Tra i 16 al di sotto di questa soglia c´è Milano che nel 2008 non raggiungeva il 33 per cento.
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