SICILIA - La Tonnara di Favignana off-limits insorgono Comune e associazioni TIZIANA LENZO MERCOLEDÌ, 09 GIUGNO 2010 LA REPUBBLICA - Palermo
Aperta dopo il restauro solo in occasione di una festa privata. Gli isolani si rivolgono alla Procura Il sindaco: "Questo è un patrimonio che ci appartiene ne rivendichiamo la gestione"
Il restauro è costato 15 milioni di euro, l´inaugurazione è avvenuta il 26 settembre di un anno fa e da allora è rimasta chiusa. Eccetto che per alcune feste private. Lo Stabilimento della tonnara Florio di Favignana, commissionato nel 1874 da Ignazio Florio e costruito su progetto di Giuseppe Damiani Almeyda, straordinaria testimonianza di archeologia industriale riportata al suo splendore dopo un restauro di sei anni curato dalla Soprintendenza per i Beni culturali di Trapani e finanziato con fondi del Por 2000-2006, resta sbarrato: l´assessorato regionale ai Beni culturali non ha ancora deciso a chi e in che modo debba far gestire il complesso. L´istanza del Comune e di altre associazioni per ottenere l´affidamento di almeno una parte dell´edificio è stata respinta. L´intento dell´assessore ai Beni culturali Gaetano Armao sarebbe infatti quello di affidarla a privati, ma il bando «è ancora in fase di preparazione» dicono dal suo staff di piazza Croci. Il sindaco dell´isola, Lucio Antinoro, non usa mezzi termini: «La storia di Favignana si identifica con la pesca del tonno e con la tonnara dove hanno lavorato generazioni di isolani. Rivendichiamo il diritto a partecipare alla gestione dello stabilimento e ne chiediamo l´immediata apertura al pubblico. È stato paradossale - continua Antinoro - che nel programma della Settimana della cultura a Favignana sia stata inserita solo la visita alla Grotta del Pozzo e la Tonnara sia rimasta chiusa». Rossella Scalone, presidente della Lega Navale dell´isola, incalza: «Lo Stabilimento deve essere un bene fruibile. Sarebbe auspicabile che nelle more della pubblicazione del bando, sia reso visitabile». La Tonnara è stata aperta solo in occasione dei ricevimenti organizzati da Chiara Zarlocco, imprenditrice romana organizzatrice di regate, presidente dello Yachting Club di Favignana e della cooperativa "La mattanza", vicina al Pdl e al senatore Antonio D´Alì ed ex assistita dello studio legale Armao in una causa contro la Lega navale per la concessione demaniale di Cala Mineo. Sulle feste organizzate dalla Zarlocco è stata presentata da un gruppo di cittadini favignanesi una dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica di Trapani. Armao non rilascia dichiarazioni e affida al Soprintendente di Trapani, l´architetto Giuseppe Gini, il compito di replicare: «Alcuni spazi dello stabilimento - spiega Gini - sono stati concessi al presidente dello Yachting Club per la serata della premiazione della regata velica "Targa Florio del Mare", in applicazione del decreto Ronchi, dietro regolare pagamento e adempimento degli oneri previsti dalla normativa. Alle stesse condizioni, potrà essere concessa per eventi a chi ne faccia richiesta». Quanto abbia pagato la Zarlocco non è noto. Ma né Sky, che aveva chiesto di effettuare alcune riprese, né alcune società mediche, intenzionate a organizzare un convegno nello stabilimento, hanno avuto la stessa possibilità di usufruire della struttura: «Il canone da pagare è sembrato loro troppo esoso» dice Gini. Il Soprintendente continua: «La proposta del Comune non è stata presa in considerazione in quanto non contemplava una partecipazione alla gestione, ma richiedeva l´affidamento dell´intero complesso senza indicare i presupposti economici, tecnici e giuridici su cui basare la concessione. La globale riapertura dello Stabilimento comporta gravosi oneri di gestione e l´impiego cospicuo di personale addetto alla vigilanza, custodia e fruizione». Per ridurre al minimo il personale la Soprintendenza ha aggiudicato i lavori per la messa in opera di un impianto di videosorveglianza che dovrebbe entrare in funzione entro giugno. «Nell´attesa che si concreti il bando per la gestione, - conclude Gini - quest´estate pensiamo di aprire attraverso una convenzione con Legambiente e in raccordo con il Comune, che sarà istituzionalmente coinvolto».
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