LIGURIA - Dopo le villette, il via alle fondamenta per altri complessi extralusso nel verde 09/06/2010 IL SECOLO XIX
Nel triangolo d'oro del mattone piove manna sui costruttori ai margini di corso Europa, tra Quarto e Quinto
vincenzo galiano
Viali privati, giardini curatissimi, palazzine con vista mare, box. Tanto verde, nessun problema di parcheggio, assenza totale di rumore. Pace e tranquillità. Siamo ai margini di corso Europa, tra Quarto e Quinto, nel cuore del Levante. Basta un'occhiata in giro per capire perché qui si registrino i valori immobiliari tra i più alti della città. E perché questa sia diventata, di conseguenza, la zona di destinazione finale delle superfici demolite nelle periferie degradate. Una vera manna per i costruttori. Ma anche per i privati - società Seranda in testa - che, dal 2000 in poi, hanno scoperto e sfruttato alla grande (e in piena legittimità) il business della compravendita di superfici agibili. Demolisci di qua, ricostruisci di là. Butti giù edifici e capannoni fatiscenti a Ponente, tiri su villette e lussuose palazzine a Levante. Il "giochetto", da queste parti, ha fatto fiorire la bellezza di sei progetti multi-milionari. Due, quelli di via Puggia e via Bosio, sono stati bloccati dal Tar. Tutti gli altri stanno andando avanti a spron battuto o sono stati conclusi a tempo di record. È il caso delle cinque palazzine monofamiliari, rosse e gialle, con piscina, parco e parcheggi privati, edificate in via Palloa, sulla collina di Costa degli Ometti. Lavori iniziati nel giugno 2005 e terminati nel 2008. Appartamenti quasi tutti venduti. I prezzi? Si parla di 10 mila euro a metro quadrato, forse più. «Dove adesso ci sono le case, prima c'erano fasce di ulivi ma erano lasciate incolte», dice un quarantenne operaio che abita di fronte alle lussuose residenze, nella casa che fu di suo nonno e di suo padre. «Niente nomi, coi vicini voglio mantenere un buon rapporto», chiede l'interlocutore. Davanti alla sua abitazione parte una vecchia creuza che porta a una piana occupata da un grande cantiere. Ovviamente vista mare. Siamo ancora in via Palloa. Qui la "Villa Palloa srl" ha gettato le fondamenta di altre sei palazzine extra lusso, circondate dal verde. Anche questo intervento è frutto della norma del Piano urbanistico che consente il trasferimento delle superfici agibili. E, come detto, non è l'unico nel "triangolo d'oro" del mattone, compreso tra il mare e la collina. Altre residenze pregiate stanno sorgendo, a valle di corso Europa, in via San Giuseppe Cottolengo. "Padre dei poveri", recita la targa stradale. Ma quelli che abitano qui non sono davvero tali. I condomini sono tutti piccoli ed eleganti. E, inutile dirlo, immersi nel verde. Il cantiere, dove è al lavoro una ruspa, si trova sotto la rampa d'accesso, lato mare, al cavalcavia che porta all'autostrada. Anche qui si vedono le fondamenta. E presto comincerà a prendere forma lo scheletro del fabbricato. Alloggi esclusivi. Come le due case monofamiliari che saranno realizzate, sempre grazie al trasferimento di superficie agibile, nella vicina via Scala ad opera di un privato. O come il complesso che sta sorgendo in via Camilla, nel cuore di Albaro, a poca distanza dall'area di via Puggia dove il Tar ha bloccato le ruspe.
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