VENEZIA - «Fermate lo scempio del Lido» Martina Zambon CORRIERE DEL VENETO 9 giu 2010 Venezia
Non bastano le rassicurazioni di assessori e commissari. Il Lido ambientalista, in fibrillazione da mesi per i mille nuovi progetti sull’isola firmati EstCapital, sferra l’ultimo attacco dopo le indiscrezioni che parlano di torrette e nuove edificazioni a pioggia pure sul polmone verde del parco della Favorita. Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido, in vista della conferenza dei servizi di oggi che valuterà il definitivo sull’area dell’ex Ospedale e della Favorita, parla di «Una ulteriore colata di cemento per la riconversione dell’ex isola d’oro a isola degli scempi ambientali». Secondo le associazioni ambientaliste la lista degli errori comprende il mancato potenziamento dei servizi socio-sanitari promesso con la vendita dell’ex ospedale, la devastazione della pineta per far posto al nuovo Palazzo del Cinema, i progetti edilizi al forte di Malamocco e, infine, il cemento anche alla Favorita. Sul piede di guerra anche il Wwf che dice: «Il commissario Vincenzo Spaziante nella Conferenza di servizi rischia di dare il via libera all'ennesima cancellazione di aree verdi e parchi urbani al Lido. Dopo i Giardini delle Quattro Fontane, ampiamente compromessi per far posto al nuovo Palazzo del Cinema, dopo la cancellazione dell'area verde de La Fontaine e alle molte altre grandi e piccole concessioni edilizie si sta per cancellare un Parco che fa parte della storia dei lidensi». Il j’accuse del Wwf coinvolge anche altri soggetti oltre al commissario e l’amministrazione. «Colpisce il silenzio assordante della Soprintendenza che dovrebbe essere il custode del paesaggio di un’isola che è interamente vincolata dalla Legge Galasso e dal Codice dei Beni Culturali mentre anche sulle oasi naturalistiche di S.Nicolò e Dune degli Alberoni si allunga l'ombra di molti progetti per nuovi insediamenti con l’uso sconsiderato di arenili che sono tutelati dall'Unione Europea come aree SIC e ZPS».
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