BOLOGNA - La crisi del Comunale. La Cancellieri e i dubbi di Roversi sul rinnovo dei fondi: "Lo incontrerò" VENERDÌ, 11 GIUGNO 2010 LA REPUBBLICA - Bologna
"Senza la Fondazione sarebbe dura"
Forni della fondazione lirica: "Si profilerebbe un´eventualità devastante, che metterebbe a repentaglio la sopravvivenza del nostro teatro" «Per il teatro sarebbe una botta». E´ la seconda volta che il commissario Cancellieri cerca di ammortizzare il colpo sui palcoscenici cittadini. Così reagì alla notizia della soppressione dell´Eti per il Duse, così ha reagito ieri davanti alla possibilità che il Comunale possa perdere i 600 mila euro l´anno (e un consigliere nel cda) dati dalla Fondazione Carisbo, socio fondatore del teatro. Ad esasperare la situazione, aveva detto il presidente Roversi Monaco, è l´infinito conflitto sindacale, sostenendo che «lo scopo di un teatro è assicurare il suo servizio». «Lunedì - anticipa allora il commissario - ho un incontro in programma con il presidente Roversi Monaco e sarà un argomento prioritario». «Sarebbe un´eventualità devastante, che metterebbe a rischio la sopravvivenza del teatro», incalza Giorgio Forni, vicepresidente nel cda della fondazione lirica. Ed aggiunge: «Se la Fondazione Carisbo, inoltre, togliesse i fondi al teatro, ma continuasse a darli alla Scuola dell´Opera, che io sostengo e caldeggio nella sua collaborazione con il Comunale, sarebbe poi un fatto anomalo. Dovendo scegliere, preferirei i soldi al teatro». Infine, Forni lancia una critica anche ai sindacati. «Spero che la decisione della Fondazione Carisbo rientri. Tuttavia, è un dato di fatto che la conflittualità sindacale è un elemento che gli autonomi hanno usato per forzare la gestione del teatro». Si parlerà di soldi, certo, a Casa Saraceni, ma forse anche di nomine, dal momento che il consiglio d´amministrazione e quindi il sovrintendente scadranno a settembre. «E´ molto prematuro fare nomi - sostiene il commissario -. Ciò che posso assicurare è che anche per il Comunale, come per tutti gli altri enti, a cominciare da Interporto, un commissario straordinario può fare normalmente le nomine». Sembra impraticabile, quindi, la strada della proroga dell´attuale cda da parte del ministro Bondi. Lo conferma anche Rino Maenza, responsabile cultura del Pdl di Bologna. «Il ministro provvederà alla scadenza dell´attuale cda a nominare i suoi rappresentanti, così come faranno gli altri soci a cui compete tale prerogativa», ha scritto Maenza in una nota, riportando di un incontro avvenuto ieri in Senato tra Bondi e il senatore Palmizio. (francesca parisini)
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