FIRENZE - L´Ufficio urbanistica di Palazzo Vecchio orientato verso il pugno duro ERNESTO FERRARA MERCOLEDÌ, 16 GIUGNO 2010 LA REPUBBLICA - Firenze
"Se i lavori sono abusivi quell´edificio sarà abbattuto" «Se al termine del procedimento sarà appurato che i lavori di via Giambologna sono stati effettuati senza un valido titolo a costruire, i manufatti realizzati saranno demoliti». L´ufficio urbanistica di Palazzo Vecchio non usa mezzi termini. Il 7 giugno scorso ha notificato ai proprietari del capannone sopraelevato di due piani l´ordinanza di sospensione dei lavori e l´avvio del procedimento per l´annullamento della Dia. E sia lunedì scorso che ieri ha ordinato due sopralluoghi sul cantiere, appurando che i lavori sono effettivamente fermi anche se sul posto sono stati individuati operai intenti al trasporto di materiale da costruzione. Ora - si spiega dall´ufficio urbanistica di via Andrea del Castagno guidato da Domenico Palladino - il procedimento per l´annullamento della Dia con cui i privati avevano cominciato a costruire, durerà circa due mesi. Durante i quali la proprietà privata potrà dimostrare che aveva un titolo regolare per i lavori. Oppure fare ricorso al Tar chiedendo la sospensiva dell´atto comunale. Palazzo Vecchio però è netto: nel caso si appurasse in maniera definitiva, come per ora sostengono gli uffici tecnici, che quei lavori non erano regolarmente autorizzati e dunque di fatto abusivi , si ordinerà l´abbattimento delle parti di manufatto non autorizzate. Cioè della sopraelevazione di due piani. L´avvocato Alessandro Traversi, che assiste il professor Mario Bigazzi, titolare con i familiari del Prosperius e della società San Bernardo, committente dei lavori di ampliamento del capannone, spiega che sono in corso pratiche presso il Comune per trovare una soluzione in via amministrativa, e non ha notizia, al momento, di iniziative della magistratura.
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