Beni culturali: iter veloce con il web 12-06-2010 IL SOLE 24 ORE NORME E TRIBUTI
L'articolo apparso sul Sole-24 Ore del 7 giugno dedicato al federalismo demaniale e al nodo rappresentato dall'esclusione dei Beni culturali dal trasferimento agli enti locali richiede alcune precisazioni. Nell'articolo di Guido Inzaghi ci si riferisce al procedimento di verifica dell'interesse culturale previsto all'articolo 12 del Codice dei beni culturali e del paesaggio definendolo un procedimento «complicato e dall'esito incerto». Questo non corrisponde a realtà dal momento che il procedimento in questione è definito molto puntualmente da un decreto attuativo (decreto interdirettoriale del 6 febbraio 2004, come modificato dal decreto del 28 febbraio 2005), che ne stabilisce in modo preciso ogni passaggio. Inoltre, già dal 2004 il ministero ha informatizzato (con un sistema online: www.benitutelati.it) l'intera procedura, dall'invio della richiesta da parte del soggetto interessato all'emanazione del decreto di vincolo. Risultano accreditati più di 10mila utenti che, in questi anni, hanno interloquito con le Soprintendenze ricevendo un'assistenza costante. Con il supporto di tale sistema, dal 2004 a oggi, sono stati effettuati dal ministero per i beni e le attività culturali quasi 38mila accertamenti di interesse culturale su immobili disseminati su tutto il territorio nazionale. Circa 9.800 hanno dato esito positivo, portando a un decreto di vincolo. Complessivamente, per quanto riguarda lo Stato, sono stati verificati oltre 2.400 immobili, il 30% circa dei quali è risultato di interesse culturale. Per quanto attiene i tempi per lo svolgimento del procedimento, i 120 giorni fissati dal Codice possono ritenersi certi, dal momento che per effetto del decreto citato la procedura di verifica si avvia solo a seguito di un accordo tra la Soprintendenza e l'ente proprietario dei beni che stabilisce la quantità degli immobili da inviare alla verifica in un dato intervallo di tempo. Questa intesa programmatoria ha consentito alle Soprintendenze di concludere sempre il procedimento entro le scadenze stabilite dalla legge, di assicurare opportuna tutela agli immobili di interesse culturale e di dare parimenti certezza agli enti esterni sui tempi di risposta da parte dello Stato. Ministero per i Beni e le attività culturali Segretariato generale ----------------
È vero che i 120 giorni sono generalmente rispettati se, come prevede il decreto interdirettoriale, la procedura si avvia a seguito di un accordo tra la Soprintendenza e l'ente proprietario dei beni. Tuttavia, l'applicazione del federalismo demaniale impone di sottoporre a verifica circa 9mila immobili (tanti sono quelli individuati in via preliminare dal Demanio) nell'arco di 180 giorni. Un impegno sicuramente più rilevante rispetto alla gestione delle procedure ordinarie. (G.I.)
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