FIRENZE - Castello, comincia il risiko dell’aeroporto Mauro Bonciani CORRIERE FIORENTINO 25 giu 2010 Firenze
Renzi: «Lo sviluppo di Peretola è una buona notizia, anche se qualche Comune non sarà d’accordo». E Chini scrive a Rossi Il sì alla pista parallela potrebbe spingere il Comune a rinegoziare gli spazi Fondiaria-Sai. Con l’aiuto della Regione
La protesta Il sindaco di Campi: «Chiedo un incontro urgente con il governatore, c’è un tavolo con tutti gli enti locali interessati e ogni decisione deve passare da lì»
Il parco della Piana, l’inceneritore, la nuova pista dell’aeroporto, la Cittadella Viola, gli insediameni abitativi (e non solo) di Fondiaria, la scuola marescialli: come farà ad entrarci tutto nell’area di Castello? Perché dopo il vertice Rossi-Renzi che ha spianato la strada allo sviluppo di Peretola, la vera domanda è questa. Cosa sarà sacrificato? Gli attori in campo, in questa partita di risiko, sono tanti. E sarà molto complicato metterli tutti d’accordo. C’è da convincere e coinvolgere i sindaci ribelli (Chini a Campi e Gianassi a Sesto), la Provincia, Fondiaria-Sai che è proprietaria dell’aria di Castello dove il sindaco Matteo Renzi vuole realizzare il nuovo stadio e dove molto andrà tolto per far posto alla Cittadella e alla pista del Vespucci, parallela all’autostrada. Una cosa è certa: in quell’area le vecchie previsioni andranno riscritte. Un cammino che richiederà mesi e che passa da due tappe fondamentali: il via libera al piano strutturale di Firenze e le variazioni — annunciate ieri da Rossi — del piano di indirizzo territoriale (strumento di programmazione regionale) inserendovi lo sviluppo di Peretola. Nel frattempo si dovranno attendere anche i risultati del braccio di ferro di Palazzo Vecchio con Fs sulle «compensazioni» per i cantieri del tunnel Tav e della stazione Foster. Oppositore Nella foto in basso il primo cittadino di Campi Adriano Chini
Matteo Renzi, a margine delle celebrazioni per il santo patrono, è tornato sull’incontro con Rossi. «È festa anche per le buone notizie che riguardano la città, dal giardino del Tiepidarium del Rooster a quello del lungarno della Zecca Vecchia ex sede del mercatino multietnico. E con Rossi si è sbloccata la questione della nuova pista dell’aeroporto. Una pista che consentirà di non passare più sulle teste dei bambini di Quaracchi, anche se qualche Comune non sarà d’accordo». Il riferimento è a Sesto e a Campi. Non a caso Adriano Chini, primo cittadino campigiano, fa sapere di aver scritto a Rossi, «chiedendo un dal presidente della Regione. Ma nella partita di Castello, il punto fondamentale sembra essere proprio l’appoggio di Palazzo Panciatichi (nel caso anche economico) alla rinegoziazione da parte del Comune della convenzione con Fondiaria. La pista parallela potrebbe infatti «prolungarsi» sull’area di Castello e non verso Sesto per aggirare i veti di Gianassi e non toccare i 3.000 ettari del parco, ma in questo caso la Cittadella Viola non potrà che essere realizzata nella parte dell’aria Fondiaria vicina alla ferrovia, togliendo spazio alle case. Salvatore Ligresti, patron di Fondiaria, ha però in mano una convenzione con circa un milione di metri cubi di edifici e (eventualmente) contratterà con il Comune costi e benefici dei nuovi assetti.
Intanto, Giovanni Galli, capogruppo del Pdl in Palazzo Vecchio, attacca Renzi: «Il via libera al potenziamento dell’aeroporto non è una vittoria di Matteo Renzi, ma la riprova della sua pochezza: ogni qual volta sono in ballo scelte importanti, ha bisogno di qualcuno che gli copra le spalle perché da solo non ce la fa. In questo caso è dovuto intervenire il presidente della Regione Enrico Rossi». Mentre Mario Razzanelli (Lega Nord) sposa la pista parallela e invita il sindaco «a non accettare inciuci sulla stazione di Foster dell’Alta Velocità». incontro urgente perché in campagna elettorale e anche dopo lui ha affermato che prima di decidere su Peretola avrebbe aperto un tavolo con tutti gli enti locali interessati; prima e non dopo. Se non ci sarà coinvolgimento dei Comuni quella di Rossi è aria fritta. E nel merito — sottolinea — sono contrario ad una nuova pista del Vespucci». «Non c’è alcun cambio di orientamento dall’incontro Rossi-Renzi — fa notare il presidente della Provincia, Andrea Barducci — le priorità sono le solite, e cioè nell’ordine di importanza: termovalorizzatore, parco della Piana e nuova pista di Peretola. Ma nuova pista non significa pista parallela, anzi questa soluzione vanificherebbe il parco».
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