Canaletto, Guardi e Van Wittel: mostra per la visita di Fini MARINA PAGLIERI SABATO, 26 GIUGNO 2010 la Repubblica - Torino
Un pezzo di sabauda in trasferta a tunisi LE VEDUTE E I PAESAGGI DELLA GALLERIA SABAUDA - da Guardi, a Van Wittel a Canaletto - sbarcano nel Maghreb. Dopo le recenti mostre al Palais des Beaux Arts di Bruxelles e al Belvedere di Vienna, già residenza augusta del Principe Eugenio di Savoia Soisson, ora i dipinti delle collezioni dinastiche sabaude attraversano il Mediterraneo e approdano nel Palais du Bardo di Tunisi, sede del Parlamento. Lì si inaugura martedì prossimo, in concomitanza con la visita ufficiale del presidente della Camera Gianfranco Fini, la mostra "L´immagine dell´Italia attraverso le vedute della Galleria Sabauda". Mostra che sarà allestita in quegli spazi fino al 4 luglio, per essere trasferita poi nell´Istituto italiano di cultura di quella città, dove rimarrà fino alla fine del mese. Quindici i dipinti esposti, una selezione tra quelli che, tra raccolte reali, acquisti e donazioni, illustrano il paesaggio italiano tra Sette e Ottocento, al tempo del Grand Tour. Tra le firme, oltre ai vedutisti classici veneziani, da Guardi a Canaletto, anche il romantico Giovanni Migliara. L´iniziativa sarà presentata lunedì a Palazzo Reale dal direttore regionale per i beni culturali Mario Turetta e dalla soprintendente ai beni storico artistici Edith Gabrielli, alla sua prima uscita ufficiale. Per l´occasione arriverà da Roma Mario Resca, braccio destro del ministro Bondi per la valorizzazione del patrimonio culturale (ci sarà anche Elena Fontanella, direttrice dell´ormai onnipresente Fondazione DNart, la stessa che ha organizzato lo scorso anno "Luxus" al Museo di Antichità e che dovrebbe allestire in varie sedi cittadine le esposizioni dedicate a Vittorio Emanuele II in vista del 2011). "Dopo che, nei giorni scorsi, si è affidato il primo lotto per i lavori della nuova Sabauda, si è reso necessario trovare una sede anche provvisoria alle opere del museo, che dovranno lasciare entro il prossimo anno il palazzo dell´Accademia delle Scienze - dice Turetta. - In questo senso abbiamo accolto con favore la proposta del direttore dell´Istituto italiano di cultura di Tunisi Luigi Merolla di ospitare una piccola parte dei dipinti torinesi". Ma non finisce qui, Turetta rivela progetti più ambiziosi: "Vorremmo organizzare una sorta di tour delle opere nel Maghreb, in un circuito che potrebbe comprendere città del Marocco e dell´Algeria".
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