BOLOGNA - San Michele in Bosco restaurato ecco un nuovo parco per la città VALERIO VARESI SABATO, 26 GIUGNO 2010 la repubblica - Bologna
Offriamo ai bolognesi uno spazio verde appena fuori porta San Mamolo a due passi dal centro Restituiamo ai cittadini una parte preziosa, oltre che una visione delle Due Torri. È un ritorno del colle a Bologna
«Se volete vedere Bologna bella in un solo abbraccio fatevi condurre dal vostro cocchiere a San Michele in Bosco» raccomandava Matilde Serao a fine Ottocento in uno dei suoi viaggi-reportage giornalistici. E Stendhal, che sulla collina c´era già stato, disse poi che da sotto le mura dell´ex convento olivetano ora ospedale, si poteva gustare «una delle viste più estese dell´universo». Non si potrebbero trovare referenze migliori di queste per raccontare la meraviglia del parco di San Michele in Bosco che da martedì prossimo sarà di nuovo a disposizione della città con i percorsi e i sentieri rifatti con cura filologica da un´opera di restauro che è iniziata nel 2007 e si concluderà, con gli ultimi ritocchi, nel 2011. Nel frattempo, però, i 6,5 ettari di parco saranno a disposizione di chi dalla città vorrà passare qualche ora in collina a guardarsi Bologna dall´alto. Per restituire quello stendhaliano sguardo, sono state sacrificate le conifere che impedivano la vista sui tetti di San Petronio, i campanili, le torri e le più lontane, sgraziate, spianate delle periferie. Il lavoro è stato finanziato con 600 mila euro dalla Fondazione del Monte e realizzato dal «Rizzoli» in collaborazione con il Comune su progetto della Fondazione Villa Ghigi. La gestione andrà in carico al Municipio. Un lavoro che ha intrecciato la storia naturalistica, artistica e del luogo riassunte nel bel libro dell´ex assessore, nonché studiosa di storia dell´arte, Milena Naldi pubblicato in occasione della riapertura e raccontato ieri dal presidente della Fondazione del Monte Marco Cammelli, dal direttore del «Rizzoli» Giovanni Baldi e dal sub commissario Raffaele Ricciardi oltre che dalla stessa Naldi. La bonifica è iniziata con lo sgombero della tendopoli abusiva lungo le pendici del colle per proseguire poi con il taglio degli alberi secchi, delle sterpaglie del sottobosco e con la creazione, come detto, dei percorsi originari, a partire dal viale panoramico che da via Codivilla arriva al Belvedere nel sagrato della chiesa di San Michele e dal sentiero che percorre le pendici del colle. All´interno del parco sono quindi state ricavate delle radure che consentiranno le soste tra il verde e altre visioni della città dall´alto. «Bologna è l´unica città emiliana ai piedi dei colli - ha spiegato il direttore di Villa Chigi Mino Petazzini - e se è vero che l´Appennino inciampa contro la città, il primo inciampo è proprio San Michele in Bosco». Da martedì i bolognesi potranno risalire a piedi questo «inciampo» fino al Belvedere. Il commissario Anna Maria Cancellieri taglierà il nastro alle 18,30 all´ingresso di via Codivilla, poi la passeggiata a tappe lungo il viale panoramico intervallata da brevi intermezzi musicali a cura del jazzista Jimmy Villotti. Al termine del percorso, che come tutte le risalite è anche la metafora di un´ascesi verso una visione superiore delle cose, si terrà la presentazione del volume citato San Michele aveva un Bosco che sarà anche un excursus con tanto di foto d´epoca delle più belle vedute dal colle dal ‘500 a oggi.
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