Modena. Il futuro di piazza Matteotti Stefano Luppi Gazzetta di Modena 26/6/2010
Sitta difende il progetto-garage L'assessore: «Fattibilità? Per i privati un investimento conveniente»
«Sono ottimista sulla riqualificazione di piazza Matteotti» Così l'assessore all'urbanistica Daniele Sitta ostenta fiducia il giorno dopo la presentazione pubblica del progetto modificato dalla grande firma di Mario Botta. Crede che oggi si sia più vicini alla sua realizzazione. «Se anche fosse vero quanto dice il comitato contrario - spiega l'assessore - ossia che solo il 5% dei residenti acquisterebbe un posto, saremmo a posto: in centro ci sono 5mila ztl verdi e 2700 posti-auto, dunque mancano 2300 posti e il 5% porta a 115, circa quelli previsti in Matteotti».
I calcoli servono all'assessore per spiegare come a un privato potrebbe convenire investire 5 milioni di euro metà per la piazza, con parte in minerale, fontana e giardino per il palazzo INA Casa sul fondo, e metà per il parcheggio sotterraneo - per la realizzazione. «Venderemo tra i 100 e i 130 posti auto e box, dai 50mila euro in giù. Se i garage fossero appena 100 ci sarebbe già la copertura dell'intero costo del cantiere, ma la cifra totale di rientro sarà maggiore. Puntiamo anche a tenere più basso possibile il costo di ogni singolo posto e ricordo che nel vicino parcheggio all'ex Odeon i parcheggi sono venduti a 70-80mila euro, mentre all'ex Adriano li abbiamo venduti a 36mila euro». Il bando, pronto nel 2011, conterrà tutte queste indicazioni: «Ovviamente - continua - se al bando non si presenterà nessuno il progetto non si farà e il Comune, qualora dovesse trovare fondi, farebbe una leggera ristrutturazione. Ma sono convinto troveremo privati interessati. Ci avrebbe fatto piacere anche capire le esigenze dei residenti, ma è prevalso il pregiudizio da parte loro, comunque il garage a un piano sarà più sicuro e in più eviteremo problemi con sicuri ritrovamenti archeologici romani». Due giorni fa Mario Botta, essendo l'area sotto tutela, ha incontrato a Bologna la direttrice regionale del Ministero dei beni culturali Carla di Francesco e la soprintendente Paola Grifoni: «Ho trovato Botta - spiega quest'ultima - molto piacevole e non c'è stato alcun irrigidimento come invece accade con altre grandi firme, dunque penso che arriveremo a concludere dal nostro punto di vista. Abbiamo chiesto di evidenziare il tratto originario della vecchia spina edilizia demolita, anche se i disegni e le basse siepi di cui abbiamo parlato non saranno esposte sulla via Emilia così come lo erano invece le case. Abbiamo anche chiesto a Botta di allargare il ponte che conduce nel giardino sul retro e di ripensare il tipo di recinzione che delimita quest'ultimo. Occorre mantenere sulla piazza l'idea della continuità storica».
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