«Da Arcus solo un terzo dei fondi per i lavori di Propaganda Fide» 26 giu 2010 Corriere Della Sera
MILANO — «Sostituzione di capriate. Rifacimento dei prospetti interni di cortile e chiostrina. Adeguamento statico delle murature verticali. Rigenerazione delle strutture a volta...».
L’elenco dei lavori di ristrutturazione della sede di Propaganda Fide è sul tavolo dello studio milanese di Marcello Franco, avvocato e presidente (pro tempore) di Arcus, controllata del Tesoro che finanziò i lavori dell’edificio seicentesco della congregazione. Anni 2003-2006. Cinque milioni di euro, soldi pubblici. Gira che ti rigira, conviene ripartire da Roma e dai suoi monumenti. Come in questo caso: palazzina monu-
mentale di fattura borrominiana, gioiello barocco in piazza di Spagna. «Quei lavori sono costati 15 milioni di euro in realtà» precisa Franco. «Dieci dei quali, ci tengo a dirlo, sono stati sborsati dalla congregazione».
Dopo due anni di commissariamento, tanto burrascoso quanto munifico, Arcus «ha un nuovo consiglio di amministrazione» puntualizza il presidente pro tempore, irritato dalle molte «inesattezze» dei media su quei restauri.
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