ROMA - Federalismo, vendesi Porta Portese - Tra i beni che andranno al Comune il Museo Etrusco e il Nuovo Sacher di Moretti LAURA MARI LUNEDÌ, 28 GIUGNO 2010 LA REPUBBLICA - Roma
Centinaia di immobili e di aree demaniali, tra cui quella del mercato, potranno anche essere messe all´asta. Tra queste l´Idroscalo dove morì Pasolini
Dal mercato delle pulci ad uno dei cinema più famosi della Capitale. E poi musei, ex-forti, osterie e palazzi nel centro storico. La lunga lista dei beni che potranno entrare nelle disponibilità del Campidoglio (che potrà vendere o riqualificare) in base al federalismo demaniale è stata finalmente messa a punto dall´agenzia del Demanio. Tra le 11.009 schede che costituiscono l´elenco provvisorio figurano preziose aree che il Comune potrà ottenere a titolo gratuito con l´obiettivo di valorizzarle o "alienarle", cioè venderli a patto che l´introito sia destinato all´abbattimento del debito pubblico. Ogni bene, infatti, è accompagnato da un "valore inventario". Un piccolo tesoretto, insomma, che il Campidoglio potrebbe incassare dalla vendita dell´Idroscalo di Ostia dove morì Pasolini (il cui valore è di 6 milioni e 700 mila euro), del cinema Sacher gestito da Nanni Moretti (stimato a 4 milioni e mezzo di euro) o degli ex forti Ardeatino e Tiburtino. Ma nella lista dei beni demaniali ci sono anche l´area di Porta Portese, il museo Etrusco di Valle Giulia (il cui valore inventario è di circa 4 milioni e mezzo di euro), l´ex Manifattura Tabacchi sulla circonvallazione Ostiense, una parte del compendio di Villa Ada in via Salaria e persino Villa Gregoriana a Tivoli. «Con il federalismo demaniale il governo apre grandi possibilità per Roma - dice il sindaco Gianni Alemanno - per esempio l´area dell´Idroscalo di Ostia sarà riqualificata, di certo non sarà destinata a espansioni edilizie». Scettico il leader dei Verdi Angelo Bonelli: «Sull´Idroscalo ci sono forti appetiti speculativi».
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