Nuovi Uffizi: costi troppo alti, Isozaki può attendere REPUBBLICA Firenze 5 SET 2004
Nuovi Uffizi, i costi si sono rivelati più alti di quelli previsti da Urbani. Congelati anche il ristorante e le sale delle sculture.
SALGONO i costì dei Nuovi Uffìzi e manca la copertura finanziaria per la pensilina di Isozató, che slitta ad un secondo lotto e appalto dei lavori. La stesura del progetto esecutivo per il raddoppio della Galleria è già pronto: sono in corso le verifiche per il bando di appalto, ma tre interventi verrebbero stralciati: oltre alla Loggia Isozaki, saltano ad un secondo tempo la realizzazione del ristorante -caffetteria alle Reali Poste e l'allestimento delle Sale delle sculture. Palazzo Vecchio chiede il rispetto dei programmi e degli accordi sottoscritti con il ministro Urbani: «II progetto Isozaki è contestuale a quello generale di tutta la Galleria e deve far parte dello stesso bando il ministro deve rispettare i patti» sottolinea l'assessore Biagi. Ieri si è chiusa la campagna di scavi archeologici, e presto Piazza del Grano ospiterà il cantiere per i lavori delle scale e degli ascensori dei nuovi collegamenti tra le ali degli Uffizi.
Mancano fondi, slitta la Loggia Isozaki NUOVI Uffizi, buco nei finanziamenti. A conti fatti, in base al progetto esecutivo appena completato, mancano almeno 10 milioni di euro. I costi sono più alti di quanto previsto dal programma presentato dal ministro Giuliano Urbani e dal direttore generale del ministero Roberto Cecchi il 24 febbraio di quest'anno, allora calcolati intorno alla cifra complessiva di 60 milioni di euro. Uno scarto che costringe i tecnici a stralciare alcuni interventi fondamentali dall'intero disegno: passano in seconda battuta, e quindi ad un successivo appalto, la nuova uscita con la Loggia disegnata dall'architetto giapponese Arata Isozaki, l'ampliamento del nuovo ristorante-caffetteria previsto alle Reali Poste e l'allestimento nell'ala di ponente delle sale delle sculture. Tagli e dilazionedei tempi per il completamento di questi tre progetti preoccupano non poco Palazzo Vecchio, che ha anticipato i fondi (con l'accordo Property-Benetton-ministero) per pagare il progetto esecutivo, purché fosse contestuale alla realizzazione della Loggia Isozaki. «Ho avuto conferma dai funzionari della soprintendenza dello stralcio della Loggia Isozaki dal piano complessivo della galleria a causa dell'aumento dei costi - spiega Gianni Biagi, assessore all'urbanistica di Palazzo Vecchio. Già il 10 agosto ho scritto una lettera al direttore Roberto Cecchi chiedendo chiarimenti su tutta l'operazione Nuovi Uffizi. Premesso che il Comune ancora non ha ricevuto il progetto o altra comunicazione pur essendo parte in causa come proprietario di alcune aree, faremo pressioni perché il progetto della Loggia rientri in quello complessivo e non sai oggetto di un secondo lotto di lavori o bando». Biagi parte all'attacco. E sottolinea poi con ferrea determinazione che «la richiesta è già contenuta negli accordi sottoscritti dal sindaco Domenici e dal ministro Urbani, si tratta di un impegno preciso che il ministro e il governo devono rispettare». E precisa: «Ci sta bene che la Loggia venga fatta per ultima, ma va messo in gara tutto il progetto complessivo, compresa la nuova copertura di Isozaki. Siamo stati leali, abbiamo fatto la nostra parte nell'interesse generale della città anticipando i fondi per la progettazione, ora tocca a loro rispettare gli accordi».
Palazzo Vecchio preme, ma in soprintendenza viene confermato lo stralcio dei tre progetti e il loro rinvio ad un secondo tempo, con un altro bando e appalto in attesa di reperire i 10 milioni di euro mancanti. Il progetto dei Nuovi Uffizi è quindi ai blocchi di partenza, ma perde alcuni pezzi. Tutta colpa dei ritardi, dei costi lievitati in anni di polemiche e rinvii dal cronoprogramma del maggio 2000 presentato dall'allora ministro dei Beni culturali Giovanna Melandri, che prevedeva la fine dei lavori a Natale 2004, ora slittata a oltre il 2007. Intanto ieri si sono chiusi gli scavi archeologici e la campagna di saggi in Piazza dei Grano, e si annuncia imminente il bando di gara per i lavori strutturali nell'edificio vasariano, con la realizzazione del blocco di scale e ascensori che collegherà le due ali della galleria. Un appalto faraonico, pari a circa 60 milioni di euro, la cui bozza è ora in visione all'avvocatura di Stato, vista la cifra ingente mai toccata finora da programmi di lavori pubblici. Fatte le verifiche e completato il bando, verrà ricoperta l'aera degli scavi e nella piazza, che in futuro dovrebbe ospitare la Loggia Isozaki, sarà aperto invece il cantiere per l'esecuzione dei nuovi collegamenti verticali degli Uffizi. Tutte le verifiche e decisioni verranno prese la prossima settimana negli incontri previsti con il direttore Cecchi e i tecnici della soprintendenza. «Entro il 15 settembre sarà tutto deciso» dicono in soprintendenza. Una settimana calda, in cui Palazzo Vecchio cercherà di far rispettare gli accordi stilati con il ministro. «Il direttore Cecchi dovrà prima o poi rispondere alla mia lettera - aggiunge l'assessore Biagi- Ci dovrà rendere conto dello stato del progetto generale, loggia compresa per la cui realizzazione Palazzo Vecchio ha stanziato a suo tempo la metà della cifra, pari a 6 miliardi e mezzo di vecchie lire».
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