SERAVEZZA. Macchietta, la parola alla Soprintendenza Simone Tonini 01-09-10, IL TIRRENO Massa
L’inchiesta pubblica sulla Cava Macchietta è ormai conclusa da tempo ma ancora non è dato sapere se l’attività estrattiva sul monte Altissimo riprenderà o meno. Chiusa da 30 anni, la cava sarebbe sfruttata in galleria, come previsto dalla richiesta presentata dalla Henraux. In primavera si era aperta l’inchiesta (voluta dal Comitato Usi civici e Legambiente), una fase di dibattito aperto alla cittadinanza e ai soggetti interessati previsto per legge, dove Henraux aveva il compito di illustrare il progetto di coltivazione della cava. La normativa affida al Parco delle Apuane lo svolgimento dell’iter: «Abbiamo deliberato sulle risultanze dell’inchiesta pubblica - spiega il presidente Giuseppe Nardini - rispettando i tempi fissati per il suo svolgimento. Sono state date alcune prescrizioni ed è stata indicata l’apertura di un tavolo di concertazione per definire al meglio le compensazioni da attribuire al comune di Seravezza e al Parco riguardo la nuova concessione per la Macchietta, che sarà rilasciata dal comune». Tra le indicazioni emerse quella di ripristinare la sentieristica (specie il sentiero “dei Tavoloni” tra La Polla e il Passo del Vaso Tondo), riaprire la sorgente “La Polla” (chiusa proprio a seguito dei lavori anni orsono) con un progetto di ripristino del ravaneto della “Cabina Nera”, la messa in sicurezza della strada di arroccamento per la Macchietta e un monitoraggio sul rispetto del Protocollo di intesa sulle Cervaiole siglato nel 2006. La palla adesso è in mano alla Sovrintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Lucca. «Spetta a loro il rilascio del vincolo paesaggistico - spiega il sindaco Ettore Neri - e a quel punto il comune aprirà una conferenza di servizi per il rilascio della concessione». Il comune aveva indicato anche altre prescrizioni: attenzione alla filiera produttiva, relazione che accertasse la sostenibilità del progetto da più punti di vista (finalità turistiche del territorio, compatibilità con gli strumenti di pianificazione e con il progetto “La via dei marmi e di Michelangelo”), l’inizio del transito dei mezzi pesanti dalle ore 8 del mattino (anziché dalle 7). Al momento, quindi, la situazione è in standby e dal centrodestra non sono mancate le critiche. «L’inchiesta era inutile, lo abbiamo sempre sostenuto - dichiara il PdL con il coordinatore Valeriano Mutti -. L’apertura della Cava Macchietta poteva essere una risposta alla crisi del settore, portando posti di lavoro ed occupazione. Invece, per volontà del Pd e dell’amministrazione comunale, è tutto fermo». Mutti attacca anche i sindacati: «Ricordo ad Antonioli (ex segretario versiliese della Cgil, ndr) che il progetto è rispondente alle garanzie richieste dalla legge e con lo Zuccotto delle Cervaiole nulla ha a che vedere, dato che per la Macchietta l’escavazione è in galleria. Il controllo delle garanzie è sotto il monitoraggio degli enti competenti, in primis Parco e Comune». Neri non è d’accordo e bolla come “sterile e strumentale” l’accusa di Mutti. «Vuole dimostrare che il Pdl è vivo, essendo sotto elezioni. L’inchiesta pubblica è stato un alto momento di democrazia partecipata che va difeso. Bisogna coniugare sviluppo ed ambiente pensando al bene della collettività».
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