SAN BONIFACIO. Villabella, sindaco e Comitato in guerra sulla nuova viabilità 01/09/2010 L'ARENA
È scontro dopo il «no» dei cittadini al progetto di riqualificazione del quartiere presentato dalla Giunta Acceso scambio di accuse dopo il fallito tentativo del Comune di coinvolgere i residenti con un questionario
Estate rovente a Villabella dove i rapporti tra il Comitato locale e l'amministrazione comunale sembrano giunti ai ferri corti. I grossi problemi del quartiere tornano infatti al centro di uno scontro particolarmente aspro scaturito dalla presentazione da parte del sindaco Antonio Casu del progetto di riqualificazione di Villabella, progetto respinto in toto dal Comitato che ha scatenato uno scambio di lettere roventi con reciproche accuse di falsità e malafede. Ad accendere lo scontro tra il sindaco e il Comitato è stato il piano di sistemazione del quartiere, illustrato all'inizio dell'estate dall'amministrazione in un incontro pubblico. Il progetto, che gode del sostegno della Regione, riguarda la creazione di una nuova viabilità per i mezzi pesanti per evitare che transitino nel centro abitato, la realizzazione di nuove piste ciclabli, arredo urbano e parcheggi ad uso del verde attrezzato davanti a Villa Gritti la quale sarà riqualificata per destinarla ad uso pubblico e iniziative di promozione del territorio. Una illustrazione che non è piaciuta al Comitato che, convocando una seconda assemblea, ha respinto drasticamente l'ipotesi viabilistica chiedendo invece che la strada rimanga così com'è, ma vietata ai camion e con alcuni dossi dissuasori. Il secco «no» del gruppo di cittadini ha però indispettito il sindaco che, per tutta risposta, ha fatto recapitare alle famiglie di Villabella 180 questionari sul tipo di viabilità preferita, da restituire firmati in municipio. Una mossa che non è piaciuta al Comitato che, in una nuova assemblea, ha raccolto 64 questionari restituiti in blocco e in bianco in Comune. «Il questionario prevede risposte ovvie che offendono l'intelligenza, non è stato recapitato a tutti, viola il diritto di riservatezza, non affronta i problemi reali che sono quelli degli espropri dell'allargamento della strada e dell'Agriflor-Valliflor», ha fatto sapere il Comitato motivando la protesta. Intanto, in Comune, dei 180 questionari distribuiti ne sono tornati compilati solo 12 (cinque con la scelta del senso unico e sette con il doppio su strada allargata), oltre i 64 in bianco della protesta, mentre 103 non sono stati restituiti. E a rincarare la dose sulla protesta e al flop del quetionario, ci ha pensato Valter Giacomin, vicepresidente del Comitato e anche del Coordinamento dei Comitati della provincia, con una lettera in cui si nega la veridicità delle affermazioni di Casu sulla scelta regionale di Villabella tra le otto località da finanziare per la valorizzazione paesaggistica. Un'altra missiva del Comitato, firmata dal presidente Santo Dalla Tomba, dal vice Giacomin e dal segretario Marco Venturi cui si aggiunge anche il consigliere comunale Silvano Polo ha poi accusato l'amministrazione di mentire. Polo dice infatti: «Non è vero che i 117mila euro erano stati stanziati per Villa Gritti, ma per la riqualificazione di Cà Lioncello e via Tombole, non è vero che Villabella era fra gli otto siti veneti individuati dalla Regione e infine le due opzioni viabilistiche presentate dal sindaco non sono altro che un bluff, perché tutto era già stato deciso nel febbraio 2010». Polo nella lettera conclude lapidario: «L'Agriflor va chiusa, non è vero che non si può più farci niente, come sostenuto da Casu, perché l'autorizzazione regionale è scaduta il 6 giugno, la Provincia ha concesso solamente una proroga di 4 mesi e "l'invenzione" della Valliflor ha permesso un salvataggio in corner». Per Polo, inoltre, «il sito di Cà Lioncello va bonificato a spese dell'Agriflor e della Regione e i terreni circostanti devono essere monitorati seriamente perché la Procura ha appurato la presenza di liquami inquinanti». Dal canto suo il sindaco Casu non ha voluto lasciar correre e in una lettera aperta ha precisato che la volontà del Comune era di «cogliere l'occasione del progetto regionale per inserirvi anche la riqualificazione della viabilità nel centro abitato di Villabella, in risposta alle richieste degli abitanti». E aggiunge: «Abbiamo voluto consultare i residenti per scegliere tra due soluzioni. O allargamento con doppio senso di marcia o costruzione del marciapiede portando la viabilità a senso unico. A parte il fatto che si potrebbe rilevare da parte del Comitato una azione di intralcio all'attività amministrativa, quella fatta dal gruppo è una interpretazione "furbescamente" errata che mescola la nuova viabilità nel centro con il traffico pesante, volutamente ignorando quanto chiaramente esposto e cioè che l'obiettivo è proprio prioritariamente quello di eliminare il traffico pesante dal centro abitato». Infine il primo cittadino ha replicato, carte alla mano, sulla veridicità dell'inserimento di Villabella tra gli otto siti da finanziare: «Lo comprova il protocollo d'intesa che stabilisce il cofinanziamento del progetto per questo al consigliere Polo dico che, visto che è a conoscenza del protocollo firmato con la Regione, sa bene che i 117mila euro sono per la riqualificazione delle discariche dismesse e mai nessuno ha dichiarato che questi fossero stanziati per Villa Gritti». E ha concluso: «Quindi Polo ci pensi bene prima di scrivere che il sindaco e i suoi assessori hanno mentito pubblicamente». ©
Gianni Bertagnin |