San Benedetto. Va deserta l’asta per due immobili comunali CORRIERE ADRIATICO 03 SETTEMBRE 2010
San Benedetto L’asta per la vendita dei due immobili comunali è andata deserta. L’ex magazzino dei lavori pubblici e l’ex mattatoio - la destinazione urbanistica dei quali era già stata modificata in residenziale - non hanno avuto acquirenti. La scadenza per la presentazione delle offerte era fissata per ieri mattina alle ore 12.
Ora si sta valutando come procedere, per una eventuale nuova asta.
“Non è un bel segnale - ha commentato il sindaco Giovanni Gaspari - due sono le riflessioni che possono scaturire da questa notizia. Una riguarda la crisi che sta coinvolgendo le aziende locali, l’altra è l’ipotesi che gli acquirenti stiano attendendo i ribassi e di conseguenza hanno mandato deserta la prima asta. Contiamo su una seconda chiamata ad ottobre. In fondo, si sa, la dismissione non è mai una certezza”.
La base d’asta per l’ex mattatoio era di 690 mila euro più Iva, mentre per l’ex magazzino dei lavori pubblici era di un milione e 50 mila euro.
Il ricavato della vendita di questi due immobili sarebbe stato investito per diversi interventi tra cui la riqualificazione di piazza Montebello, la nuova rotatoria in piazza San Filippo Neri e l’abbattimento del Ballarin. Lavori ora a rischio?
No, almeno stando alle dichiarazioni del primo cittadino, il quale assicura che tali interventi verranno comunque realizzati. Ora, però, occorre vedere quale sarà la cifra che potrà nelle casse comunali. Infatti, la seconda base d’asta comporterà una diminuzione della stima degli immobili. Però se i proponenti saranno più d’uno, allora il prezzo potrebbe salire.
Anche l’asta per la sala Cedic di via Curzi ebbe lo stesso iter che comportò una seconda chiamata dopo il fallimento della prima.
Quindi l’amministrazione comunale dovrà ora attendere prima di poter disporre del denaro da poter investire in lavori pubblici, come già è stato programmato in passato. Quella delle dismissioni è diventata nel tempo una delle maggiori fonti di entrata per le pubbliche amministrazioni a corto di denaro liquido.
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