LIGURIA - Porto, la trincea dei comitati "Stop al cemento a Voltri" NADIA CAMPINI VENERDÌ, 03 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA -
A fine luglio l´approvazione dei nuovi riempimenti, che prevedono un molo per i traghetti e una diga di otto metri a delimitare l´area
Lettera al segretario del Pd, Victor Rasetto, per partecipare al convegno sugli scali del Mediterraneo Per ora nessuna risposta
I COMITATI del Ponente non sono andati in ferie e ora alla ripresa si preparando a dare battaglia contro il riempimento varato a sorpresa dal comitato portuale di fine luglio, secondo la loro definizione «una nuova colata di cemento» di 350.000 metri quadrati davanti a Voltri. E hanno deciso di iniziare dalla festa del Pd, il partito dal quale si sentono «traditi». Per questo Arcadio Nacini, a nome di tutti i comitati, ha scritto una lettera al segretario provinciale Victor Rasetto e gli ha chiesto «di poter partecipare con pari dignità» al convegno il programma il prossimo 12 settembre, nell´ambito della festa sul tema «Il sistema dei porti: strategie europee sul Mediterraneo», al quale parteciperanno rappresentanti delle pubbliche amministrazioni e delle autorità portuali liguri. Per il momento non è ancora arrivata una risposta ufficiale, ma pare che la richiesta abbia creato qualche imbarazzo. E´ un ferita profonda quella che si è aperta a Ponente, un caso politico che si sta giocando tutto in casa della sinistra e che ancora una volta ha per oggetto il porto di Voltri. «Era il 1998 quando l´Autorità Portuale aveva presentato un progetto di riempimento di 300.000 metri quadri con l´allungamento della diga di 1050 metri verso il centro di Voltri - ricorda Nacini - tutte le delegazioni erano insorte, ci sono state assemblee infuocate, allora c´era Pericu, gli abbiamo dimostrato che quei riempimenti non servivano, oltre a rischiare di danneggiare ulteriormente il Ponente, e tutto era stato bloccato». Da allora i comitati hanno pensato di poter dormire sonni tranquilli, anche perché nel frattempo nel 2001 il Comune aveva votato un piano regolatore che escludeva ulteriori riempimenti a Voltri. E qualche anno dopo anche il comitato portuale aveva ratificato questa impostazione. Poi è arrivato il progetto del waterfront di Renzo Piano, con un riempimento, ma molto più limitato, 63.000 metri quadrati e una darsena per i traghetti, oltre ad uno spazio per i pescatori. «A questo progetto abbiamo detto sì - ricorda Umberto Mongiardini, del coordinamento comitati del Ponente - perché capiamo l´importanza delle autostrade del mare, inoltre prevedeva anche una soluzione per il riciclaggio delle acque e il collegamento con la passeggiata di Voltri». Il 29 di luglio di quest´anno invece il fulmine a ciel sereno, con l´approvazione di un nuovo progetto, che prevede un riempimento di 345.000 metri quadrati, di cui 44.000 metri quadrati per i traghetti, e con una diga alta otto metri a delimitare il riempimento. «Il progetto è quello di utilizzare i materiali degli scavi della gronda per questo riempimento - racconta Carlo Calcagno - un´ulteriore beffa, perché significa che arriveranno su Voltri altri migliaia di camion, quando già oggi il Vte tra entrate e uscite porta un movimento di 4390 camion al giorno. E se andiamo a vedere il piano di zonizzazione acustica scopriamo che ovunque ci sono già sforamenti, nonostante le barriere antirumore che le autostrade stanno montando in diverse zone. « «Ma questa volta noi non ci stiamo - conclude Nacini - e siamo pronti a dare battaglia».
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