TOSCANA - Centinaia di pini abbattuti - L’area è diventata agricola a causa di una variante urbanistica VENERDÌ, 03 SETTEMBRE 2010 IL TIRRENO - Pistoia
Sconcerto a Ponte Stella per la sparizione del polmone verde di via Rinascita PONTE STELLA. “Là dove c’era l’erba ora c’è”... un vivaio! Quello che ricopriva i sedicimila metri quadrati di terreno a Ponte Stella, frazione del comune di Serravalle, in realtà, non era “l’erba” come cantava Adriano Celentano, ma un bel bosco di pini. Sono stati tutti rasi al suolo ed estirpati alla radice per commutare il terreno in zona agricola e farci sorgere un vivaio. Il tutto è stato reso possibile grazie a una variante al regolamento urbanistico che ha declassato la zona da “boscosa” ad “agricola”. Nessuna infrazione e tutto in regola per il proprietario del terreno (un privato) che, legittimamente, in poco tempo ha provveduto all’abbattimento di centinaia e centinaia di alberi. Ma per i molti cittadini che ancora si ricordano quel bel bosco di pini, questo abbattimento repentino e definitivo è stato un colpo al cuore. La zona in questione è quella lungo via Rinascita, a Ponte Stella, proprio davanti alla nuova cassa di espansione. L’appezzamento di terreno, grande 16 mila metri quadri, per anni ha ospitato un bosco di pini marittimi, vincolato anche dalla Soprintendenza: un bel polmone verde, anche se negli ultimi tempi era in stato di degrado. Non si sa con precisione quanti alberi ospitasse, ma si può intuire facendo stime sommarie: se nel bosco ci fosse stato un albero ogni 20 metri quadrati, ce ne sarebbero stati 800 in tutto; se ce ne fosse stato uno ogni 10 metri quadrati, ce ne sarebbero stati 1600. Facile capire, dunque, che si tratta di grandi numeri anche se non si sa con precisione la quantità precisa. Nel bosco adesso sorgerà un vivaio, soggetto alle regole vigenti per le imprese agricole della zona, e in cui quindi si potrà coltivare anche a vasetteria. L’unica consolazione, sarà una cortina di piante ad alto fusto che il proprietario dovrà piantare lungo la strada, come a ricordare il vecchio bosco. Questo è stato reso possibile da una variante al regolamento urbanistico e al piano strutturale del Comune di Serravalle Pistoiese del 2009, con la quale l’ente non ha più riconosciuto la zona come area ecologica a bosco, ma come “agricola”. Così facendo ha spianato la strada ai permessi arrivati quest’anno per il taglio degli alberi, con parere favorevole di tutti gli enti preposti, Provincia e Soprintendenza comprese. Questo è stato possibile perché fino a 20 anni fa il bosco di pini era utilizzato per la raccolta di pigne e pinoli e, nel sottobosco, per il vischio: questo è bastato a definirla zona agricola.
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