TOSCANA - MULAZZO. Tanto cemento, poco guadagno. il Tirreno, 03 settembre 2010
Edilizia a Mulazzo. Marco Rubini: approvazione in ritardo e molti e brutti appartamenti invenduti
«Strumento adottato dalla giunta Malaspina nell’aprile di 8 anni fa»
Pdl attacca la giunta Donati dopo l’ok al Regolamento urbanistico
Dure accuse dal coordinamento comunale del Pdl verso la giunta Donati a seguito dell’approvazione del nuovo Regolamento urbanistico. «Finalmente - scrive Marco Rubini del Pdl - dopo 8 anni è stato approvato lo strumento urbanistico che proprio nuovo non è». «Nuovo, si fa per dire, perché deriva da un piano Piano strutturale approvato cinque anni fa» aggiunge Rubini che poi ripercorre la storia. «Già adottato nell’aprile 2002 dall’amministrazione Malaspina, la giunta Donati, subentrata un mese dopo, avrebbe dovuto solo approvarlo entro 60 giorni. Invece di farlo, nell’euforia della vittoria elettorale, e tutta presa dalla volontà di cambiare rotta, lo ha modificato, con la scusa del cambio di normativa, a proprio uso e consumo e approvato dopo tre anni, nel 2005. Non contenti, hanno impiegato altri cinque anni per approvare un Regolamento che si poteva attuare nel giro di qualche mese. Così molti cittadini hanno atteso invano, dato che sono trascorsi ben 8 anni! Non hanno invece atteso, non avendo avuto difficoltà a nascere velocemente, i brutti palazzoni stile Europa dell’est, spuntati come funghi ad Arpiola e a Groppoli che contengono decine di appartamenti invenduti». Secondo il Pdl, il piano in questione «non sarebbe del tutto trasparente visto che sembra ritagliato su misura per coloro che si trovano da tempo a operare in un evidente conflitto di interessi. Lo testimoniano le numerose parcelle presentate alle pubbliche amministrazioni, rigorosamente di sinistra, così come le progettazioni eseguite nel Comune di Mulazzo o attraverso il Comune stesso. Tutte, teniamo a dirlo, perfettamente legali. Nonostante ciò, ci sentiamo in dovere di sottolineare che, in questi casi, è inopportuno e poco nobile “fare politica” e “decidere di politica” in modo così disinvolto rispetto a quelli che sono i meri interessi professionali, senza un accurato ed etico distinguo; ci sembra infatti una poco decorosa e inopportuna “caduta di stile” elaborare e approvarsi un Piano regolatore stando seduti in consiglio comunale, senza nemmeno sentire il bisogno di alzarsi e assentarsi al momento della votazione. A nostro modesto avviso sembra un esempio lampante di ambiguità da “controllori/controllati. Nel dettaglio, si sono individuate, ad esempio, aree destinate a parcheggio in zone limitrofe al confine comunale in quel di Ponte Magra, senza fornire alcun tipo di giustificazione urbanistica legata a esigenze di coordinamento territoriale o meglio a insediamenti che possano dimostrare una simile necessità. Così come non si è esitato a confermare edificabili lotti attigui a zone “rosse”, già da tempo quindi classificate ad alto rischio geomorfologico e dove il tessuto urbano è fortunatamente ancora assente dopo i recenti movimenti franosi passati “inosservati” all’amministrazione comunale, malgrado le segnalazioni di residenti vicini a case evacuate per rischio crollo e giustamente preoccupati per la loro incolumità». M.L. |