ROMA - "Tor Bella Monaca, dove la vita è normale" FELICIA LOGOZZO SABATO, 04 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - Roma
Il racconto di una giovane ricercatrice: "Voglio abitare qui, oltre i luoghi comuni" Vengo dalla Locride: a me interessa solo il parere di chi in un posto ci vive mentre a Roma si dà troppa importanza alla vox populi Ma, pensando al futuro, il mio modello sono le famiglie con bambini che abitano qui
Comprando casa quo, posso avere una stanza in più rispetto alla borgata accanto. Ma com´è possibile che i pregiudizi su una zona arrivino a costare alla gente centinaia di migliaia di euro?
Entro fisicamente per la prima volta a Tor Bella Monaca a metà 2006 quando, ormai studentessa di laurea specialistica in Linguistica, vengo coinvolta in un progetto sui nomi di Roma per un convegno internazionale che si svolgerà nell´aprile del 2007 con un incontro nel teatro di Tor Bella Monaca in cui la stessa sarà oggetto di discussione. Al mio gruppo viene assegnato lo studio dei nomi degli esercizi commerciali.
Cartina in mano, attraverso a piedi per qualche mese le vie del quartiere. Tutte le vie perchè, non conoscendo la zona, non so che su via dell´Archeologia (la famosa strada delle case popolari a torre) non ci sono esercizi commerciali. Faccio il censimento con una collega straniera; il terzo del gruppo, un ragazzo romano che vive a Talenti non se la sente di girare a piedi, ha paura. Nello stesso periodo comincio a fare ripetizioni di latino e greco casualmente proprio a Tor Bella Monaca. Da allora in poi frequento costantemente il quartiere, ho amici che sono cresciuti lì, frequento fuorisede che ci vivono: rientra nella zona di naturale gravitazione di chi vive intorno all´università di Tor Vergata come la Tuscolana, l´Appio Latino, Torre Maura o Torre Spaccata.
Quando arriva il momento di cercare casa per il mio futuro, cerco nella mia zona di gravitazione e mi rendo subito conto che, a Tor Bella Monaca, con lo stesso budget, riesco ad avere un appartamento con una stanza in più. Divento esperta del mercato immobiliare, conosco le quotazioni delle case in tutte le mie zone, per così dire, di pertinenza. Ma mi rendo conto che però su tutto domina il criterio del «si dice», il prestigio che la vox populi assegna, non solo ad un certo quartiere, ma anche ad una specifica via o ad uno specifico palazzo. E la vox populi costa decine o anche centinaia di migliaia di euro ed è importante soprattutto per un romano. Dopo le ultime sortite pubbliche sul futuro del quartiere, ascolto molte interviste: ascolto le parole delle persone intervistate, il forte accento, l´orgoglio borgataro esibito. So che quello che incuriosisce di una massa di elementi è quello marcato, quel particolare che lo renda interessante. Peccato però che certi intervistati non abbiano niente di più di altri «coatti» di periferia, niente di torbellamonachese semplicemente perchè Tor Bella Monaca non ha niente di speciale rispetto ad altri quartieri di periferia di una grande città e soprattutto, niente di diverso dai suoi quartieri limitrofi. Sorrido pensando a come il romano tipo si affanna a precisare che vive a Torre Angela, perchè sia chiaro che non è di Tor Bella Monaca; ripenso a quando ho letto per la prima volta l´annuncio di vendita della mia futura casa sulla vetrina di un´agenzia immobiliare: "Tor Vergata, vendesi appartamento"… Di Tor Bella Monaca non c´era traccia. Sarei un´ingenua se pensassi che questo sia un quartiere senza problemi ma sarei altrettanto ingenua se pensassi di stare fuori da quei problemi comprando casa a Torre Angela. Ecco perché ho deciso di comprare casa proprio qui, tra la disperazione dei miei genitori che vivono in Calabria e di questo quartiere sanno solo quello che si dice in tv e sui giornali. Per me, che vengo dalla Locride, di un quartiere o di una città mi interessa solo il parere di chi ci vive. Ma non quello della persona più folkloristica o, nel caso di Roma, più "coatta" della città o del quartiere, a me interessa il parere della famiglia «normale» con bambini perché è quello il modello con cui devo confrontarmi per capire come potrebbero vivere la mia famiglia e i miei bambini. E poi mi interessano le statistiche: voglio vedere i numeri parlare e dire se è vero che nella via X si sono verificati tanti più reati rispetto alla via Y tali da giustificare 100 mila euro di differenza per un appartamento, tali da giustificare tutto questo gran dire che ha come oggetto Tor Bella Monaca, la cui sola colpa è aver ospitato persone in condizioni di disagio economico e sociale che scelte politiche hanno voluto allontanare dal centro e concentrare in periferia, piuttosto che assorbire nel nucleo urbano e sociale della città: tutto ciò non giustifica la creazione di certe false mitologie. Io ora vivo qui.
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