SICILIA - Palazzo Guttadauro abbandonato LA SICILIA Lunedì 06 Settembre 2010 SR Provincia, pagina 39
Avola. Lo storico Corrado Piccione «E' scarsa la valorizzazione dei beni architettonici della città»
Avola. Urgono lavori di restauro per la facciata del Palazzo Guttadauro. A sostenerlo, riaccendendo i riflettori sulla scarsa valorizzazione dei beni architettonici della città, è Corrado Piccione, ex presidente del Kiwanis Club di Avola. Il prospetto dell'antico palazzo, caratterizzato da una balconata barocca con mensole raffiguranti mascheroni scolpiti a bassorilievo, è infatti caduto in rovina. «Se solo venisse restaurato - commenta Piccione - diventerebbe un'attrattiva per i turisti, per gli studenti in gita e per gli stessi cittadini». Il professore ama la città dell'Esagono. Ed è quest'attaccamento al suo paese che lo induce a condurre una vera e propria battaglia per dotare del valore che gli spettano i pregevoli monumenti della città. Ma alla sua foga sembra però corrispondere una mancanza di interesse da parte delle autorità competenti. «Non vorrei errare - precisa -, ma neanche il Palazzo Guttaduaro risulta essere censito tra i monumenti di interesse architettonico». Così come l'arco dell'Arena moderna, prossimo al crollo. Anche nel caso del monumento sito nella parte alta di corso Vittorio Emanuele non c'è, per il momento, nulla da fare. Il Comune non ha a disposizione alcun fondo per provvedere ai lavori di ripristino e, poiché non registrato tra i monumenti di interesse architettonico, neanche la soprintendenza può intervenire. Tutti gli antichi portici sono dunque destinati a godere del solo cartello di segnalazione turistica che li denominano. Tra l'altro, il Palazzo Guttadauro è il più antico tra tutti i palazzi risalenti al XVIII secolo costruiti ad Avola. «L'imponente portale ad arco da dove si accede a quello che era il vecchio cortile - spiega ancora Piccione - presenta un piccolo timpano spezzato orlato da una fine merlatura a bassorilevo». Elementi distintivi, questi, che si fatica a percepire a occhio nudo. Ciò a causa delle condizioni in cui versa il prospetto. «E' totalmente annerito - conclude il professore - e in alcuni punti persino scrostato». Il palazzo si trova in via Linneo, quasi dinanzi il salone Paolo VI. E. T.
06/09/2010 |