VENEZIA "In Parlamento banditi peggiori di lui" Placido scatenato, bufera alla Mostra ARIANNA FINOS MARTEDÌ, 07 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - Spettacoli
Il film, presentato fuori concorso, è stato accolto da cinque minuti di applausi
dal nostro inviato «Ci sono persone che hanno fatto cose peggiori di lui e oggi siedono in Parlamento». Michele Placido presenta il suo Vallanzasca - Gli angeli del male, fuori concorso alla Mostra, accolto da cinque minuti di applausi, e le sue parole scatenano immediatamente una bufera: «Placido abbia il coraggio di dire chi, in Parlamento, dove siedono i rappresentanti del popolo, si è macchiato di nefandezze peggiori degli assassini e delle rapine che sono state firmate dal signor Vallanzasca», dice Stefano Stefani, Lega Nord, presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari. E a lui fa immediatamente eco il deputato Pd Enrico Farinose: «Placido non infanghi l´intera classe politica, piuttosto faccia nomi e cognomi. Parlare di Vallanzasca come un mito significa dare uno schiaffo in faccia ai parenti delle vittime». «Dalle dichiarazioni di Michele Placido che descrive Vallanzasca come un eroe, un mito, un uomo seducente che non ha mai ucciso persone inermi ma, aggiungiamo noi, poliziotti colpevoli di fare solo il proprio dovere», aggiunge il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, «credo che sia molto difficile per questo film ottenere il finanziamento pubblico del Ministero così come è stato richiesto, ma finora non valutato». E il leghista Davide Cavallotto si spinge a chiedere che i proventi del film vadano alle associazioni dei parenti. Che protestano allo stesso modo per l´immagine che Placido ha dato del bandito, condannato a quattro ergastoli per omicidi, rapine, sequestri ed evasioni. Placido, alle associazioni delle vittime dice: «Rispetto il vostro dolore. Essendo un vero italiano, che ha studiato al collegio dei preti e fatto il poliziotto, non amo uno come lui. Ma da artista mi interessava raccontare la parte oscura di questo criminale. Vallanzasca è troppo bello? E´ stato questo il suo mistero. Ma è possibile che rappresenti il pericolo numero uno in Italia dal dopoguerra a oggi? Ci sono stati anni di stragi mafiose e terrorismo che hanno sconvolto il nostro paese. Lui ha le sue colpe, le ha pagate e sta ancora in galera». Insomma, Placido non ci ripensa: «Vallanzasca è ancora meglio di come l´ha descritto Kim. Aveva la capacità di sedurre, oltre a essere simpatico. E aveva una grande etica criminale, non si è mai venduto al terrorismo o alla mafia. Si è sempre addossato la responsabilità per i crimini della sua banda, anche quando non li aveva commessi lui». E Kim Rossi Stuart, che interpreta il bandito nel film: «Era, innegabilmente, ancora più bello di me. Perché negli Stati Uniti un cattivo può essere bello e invece Italia deve avere caratteristiche lombrosiane? Abbiamo affrontato con onestà questo personaggio. Vallanzasca non è il male assoluto, non è uno stragista o un mafioso. Ci possono essere aspetti positivi anche in un assassino. Ieri mi venivano in mente le parole di Rosaria Costa Schifani, vedova di uno degli agenti ucciso a Capaci, che ai funerali disse: "Vi perdono ma voi dovete cambiare". Renato Vallanzasca è un uomo che ha avuto il coraggio di cambiare: ha scontato quarant´anni di carcere e fatto i conti con la sua follia». Il ritratto di Vallanzasca offerto da Placido non ha convinto nemmeno due degli sceneggiatori originali del film, Angelo Pasquini e Andrea Purgatori: «Ho ritirato la firma, insieme a Angelo Pasquini, come sceneggiatore dal film su Vallanzasca perché Placido non ha fatto quello che avevamo scritto noi», ha detto Purgatori, «Il film che ho visto io dopo il montaggio mi sembra solo sparatorie, del personaggio Vallanzasca si parla alla fine molto poco».
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