TOSCANA - GROSSETO. «Mostri edilizi a Marina» MERCOLEDÌ, 08 SETTEMBRE 2010 IL TIRRENO - Grosseto
Grosseto. In arrivo il nuovo regolamento urbanistico, il sindaco Bonifazi parla chiaro
Non saranno più permesse speculazioni sul territorio
«A Marina di Grosseto sono stati realizzati mostri edilizi, non lo permetteremo più». Interviene con durezza, quasi a volersi togliere qualche sassolino dalle scarpe, il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, durante la presentazione del masterplan con i progetti per le frazioni di Marina di Grosseto e Principina a Mare, e parla di assalto alla diligenza nei confronti del piano strutturale e del regolamento urbanistico. «Sia chiaro, tutti se lo mettano in testa, che non sarà più possibile fare scempi di questo genere». PIZZI IN GROSSETO I ENRICO PIZZI GROSSETO. «In questo bel quadro che è stato fatto con il masterplan non vedo lo scempio che è stato fatto fino ad oggi a Marina di Grosseto, non vedo i mostri che sono stati realizzati. Quello che proponete va contro lo scempio che noi recepiamo nel regolamento urbanistico: migliaia di metri cubi tra Principina e Marina». Interviene con durezza, quasi a volersi togliere qualche sassolino dalle scarpe, il sindaco Emilio Bonifazi, durante la presentazione del masterplan con i progetti per le frazioni di Marina di Grosseto e Principina a Mare, e parla di assalto alla diligenza nei confronti del piano strutturale e del regolamento urbanistico. «Tanti - dice - hanno pensato che il piano strutturale e il regolamento urbanistico fossero l’assalto alla diligenza: occorre dare uno stop, perché c’è un limite alla sostenibilità per questo territorio, ma in tanti non l’hanno ancora capito. Noi con il regolamento urbanistico stiamo cercando di frenare questo assalto alla diligenza, i tentativi di speculazione». E rivolgendosi a chi, dopo l’adozione del regolamento, attesa a breve, vorrà presentare delle osservazioni, il sindaco invita a presentare osservazioni «che vadano nel senso di migliorare il territorio, perché in realtà vedo tanti speculatori pronti a muoversi». Di fronte ai progetti presentati dallo studio Sata, Bonifazi è sembrato favorevolmente impressionato, ma è parso anche considerarli molto lontani dalla realtà di Marina e del Comune di Grosseto. Insomma, belle idee, da una parte, ma le priorità, a Marina, sembrano essere ben altre e sono tutte legate a quello che Bonifazi ha definito «degrado permanente», quello dei palazzoni cresciuti sulla costa come funghi, ma anche dei garage trasformati in abitazioni senza allacciarsi alle acque nere. Un carico urbanistico che è cresciuto, negli ultimi quindici anni, e che «ha finito per mettere in crisi i servizi già malridotti della frazione» ha detto il sindaco. Ed è da qui che la prossima amministrazione dovrà ripartire, spiega. «In un recente passato - dice - si è costruito senza tenere conto se ci fossero risorse e servizi sufficienti, poi, si mette l’amministrazione di fronte al dato di fatto e le opere di urbanizzazione diventano necessarie». Così, c’è da ripartire dal rifacimento delle fognature, dell’illuminazione, della rete idrica, che non è poca cosa soprattutto in considerazione del fatto che «con i tagli della finanziaria - ha detto - nel 2011 Grosseto perderà 3,5 milioni di trasferimenti statali e altri 5 ne perderà nel 2012, e so già che i cittadini chiederanno sempre di più al Comune». Nel merito delle proposte fatte, in particolare quelle relative al recupero di strutture storiche come la Fortezza, le Colonie, o quelle che riguardano i parcheggi scambiatori, il sindaco ha fatto notare che quasi nessuno dei beni, compresa la pineta, sono di proprietà del Comune. «E cosa credete che i proprietari chiederanno - ha domandato ai progettisti e all’assemblea - in cambio di questi beni: sempre solo e comunque volumetrie e case da costruire altrove».
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