SICILIA - GELA. In otto mesi già sequestrati 174 immobili LA SICILIA Mercoledì 08 Settembre 2010 Il Fatto, pagina 3
Gela. Mattone selvaggio a Gela, capitale siciliana dell'abusivismo edilizio con i suoi 20 mila vani abusivi edificati negli anni Settanta. Fu il «periodo d'oro» dell'abusivismo. Ma il fenomeno non ha conosciuto tregua. Neanche ora che non ci sono sanatorie un vista. Lo dimostrano i dati presentati ieri dalla Procura di Gela sull'attività svolta nel 2009 e fino a luglio di quest'anno da Vigili urbani, Carabinieri e Guardia di finanza. Sono 192 le case abusive sequestrate nel 2009 con una media di 15 al mese. Aprile il mese nero con 24 sequestri. Ma nel 2010 è andata peggio. Fino a luglio gli immobili illegali sequestrati sono stati 174, segno che l'edificazione selvaggia non ha avuto freni. Anzi, nei mesi in cui in cui il Piano regolatore giungeva alle battute finali, alla periferia della città c'è stata la corsa a costruire senza autorizzazioni. C'è chi lo ha fatto costruendo edifici imponenti a pochi passi dal settore Urbanistica del Comune cioè l'organo preposto alla pianificazione territoriale. Chi ha edificato nel cuore del Lungomare. La giustizia ha però mostrato i muscoli agli abusivi. Nel 2009 i procedimenti iscritti al Tribunale per costruzione abusiva sono stati 209 con un trend che si conferma nel 2010. Da gennaio a luglio di quest'anno sono già 129. Nel 2009 sono state definite 174 indagini per reati edilizi e 24 nel 2010. I procedimenti di esecuzione su immobili abusivi sono stati 374. Di questi 141 hanno riguardato case per le quali i proprietari non hanno presentato domanda di condono e in 35 casi la richiesta di condono è stata rigettata. Intensificata in Tribunale l'attività relativa ai processi per illeciti edilizi per evitare che gli abusivi la facessero franca con la prescrizione dei termini. Nel 2009 ci sono state 168 sentenze di cui 103 di condanna e 26 con il patteggiamento, nel 2010 il dato è di 104 sentenze con 71 condanne e 12 patteggiamenti. L'attività di repressione dell'abusivismo edilizio è lasciata a pochi uomini del nucleto Tutela ed ambiente dei vigili urbani, alla squadra di Pg dei vigili presso la Procura, ai Carabinieri e alla Guardia di finanza. Un pool coordinato dalla Procura con il compito di controllare il territorio, sequestrare immobili e mezzi trovati nei cantieri, lottare contro il lavoro nero. Spesso sono state adottate misure cautelari nei confronti di proprietari di immobili recidivi nella violazione dei sigilli come l'obbligo di firma due volte al giorno al comando dei vigili, il divieto di dimora a Gela , gli arresti domiciliari. M. C. G.
08/09/2010
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