La protesta dei soprintendenti lasciati a piedi da Bondi e Tremonti r.bian. Il venerdì di Repubblica 10/9/2010
Dopo i tagli alle auto di servizio, la Finanziaria vieta di farsi rimborsare la benzina
Le auto di servizio non ci sono, e la nuova manovra economica nega il rimborso chilometrico al personale ministeriale che si reca a svolgere ispezioni con l'auto privata. Così, l'unica alternativa per tutte le soprintendenze d'Italia è muoversi con i mezzi pubblici. Ma spesso gli scavi archeologici sono persi in mezzo alle campagne o sulle montagne. E allora, le soprintendenze ai beni archeologici alzano bandiera bianca: diciannove sono i responsabili di settore di questi enti che hanno scritto una lettera al ministro Sandro Bondi, chiedendo almeno una deroga al provvedimento, o saranno costretti a rinunciare ai controlli in caso di incidenti, danni, o nuove scoperte. La scarsità dei fondi ha già portato a un taglio alle vetture di servizio, «mai più di una per ogni soprintendenza, spesso nessuna», scrivono. «Qui c'è una sola macchina per quattro soprintendenze diverse» raccontano a Trieste. «Abbiamo una Fiat Punto per me, i trenta funzionari, e tutto il personale. Ed è in leasing» dice la responsabile della Toscana Fulvia Lo Schiavo. Che ricorda: «Abbiamo cancellato la diana e non c'è rimborso per l'usura del mezzo sulle strade sterrate». Mentre per rimborsare i pranzi, al ministero non basta una fattura generica. Bisogna specificare il menù.
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