FIRENZE - Edilizia in rosso, l´anno più nero uno su dieci ha perso il lavoro ILARIA CIUTI SABATO, 11 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - Firenze
La Feneal Uil: chiuse 606 aziende. L´assessore regionale Marson ai costruttori: usiamo meglio il territorio
L´Ance: ci vuole una svolta, bisogna fare presto altrimenti il settore non sopravviverà
PRIMO incontro ieri tra l´assessore all´urbanistica che dice di voler dare una svolta anti cemento e pro ambiente e i costruttori della Toscana che, in piena crisi, premono per sbloccare i cantieri. Eppure un terreno di incontro tra Anna Marson e il direttivo dell´Ance (i costruttori edili della Toscana) guidato dal presidente regionale Stefano Varia, c´è: la necessità di una svolta. Come chiede «discontinuità» il segretario regionale del sindacato degli edili della Uil, Ernesto D´Anna, che denuncia in Toscana più di tremila operai edili senza lavoro, 606 imprese che hanno chiuso i battenti e oltre 300 mila ore lavorate in meno tra giugno 2009 e 2010. «In un anno - ha detto Varia a Marson - abbiamo perso il 10% dell´occupazione e il 9% delle imprese. Ora bisogna fare presto altrimenti non ci sarà più bisogno di discutere sulle scelte edilizie: le imprese non ci saranno più». I costruttori chiedono di partecipare alle scelte. Marson dice che si dovrà «costruire insieme politiche che migliorino la qualità degli interventi sul territorio e lo steso uso del territorio». Per l´assessore si tratta di «innovazioni da cui scaturisca una somma positiva tra gli interessi collettivi e quelli degli attori economici». Due secondo lei gli obiettivi principali: «Da un lato la priorità del riuso di aree già urbanizzate rispetto al consumo di territorio agricolo e dall´altro qualificare l´offerta e aumentare la domanda di edifici con certificazioni energetiche e ambientali». Varia si dichiara «d´accordo, purché si programmi alla svelta e si accorcino i tempi». Per esempio, dice, quello infinito che trascorre tra un piano strutturale e un regolamento edilizio. «Niente politiche verticistiche - raccomanda il presidente - Ma la Regione si faccia carico di far rispettare ai Comuni i tempi di attuazione degli strumenti urbanistici». I costruttori chiedono la revisione del Piano casa regionale. «Ma le riforme che più mi interessano - precisa Marson - sono quelle strutturali in modo da non dover allungare i tempi con procedure ridondanti, da avere linee guida per i regolamenti edilizi». Spiega ai costruttori che la giunta punta «a una parziale riscrittura della legge regionale sul governo del territorio».
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