SICILIA - «La furia speculativa e cementificatoria del 2004 non si ferma» LA SICILIA - Giovedì 09 Settembre 2010 Siracusa, pagina 37
«Soltanto un espediente dilatorio» Patti, Wwf.
La sezione siracusana del Wwf, presieduta dall'architetto Giuseppe Patti, «boccia» la istituzione di un «tavolo-commissione dai poteri imprecisati» per la revisione del piano regolatore generale. E precisa la motivazione di questa «bocciatura»: questa ulteriore commissione dovrebbe rifare quel che ha già fatto «la Commissione Urbanistica, ma senza averne i poteri». Per Patti si tratta semplicemente di «un espediente dilatorio». Sostiene Patti che «questa amministrazione comunale e i suoi leader dimostrano di non volersi o potersi discostare dalle forsennate scelte urbanistiche che nel 2004 portarono all'approvazione di questo Prg». E aggiunge: «La furia speculativa e cementificatoria di allora non ha alcuna intenzione di fermarsi e riflettere: gli affari sono affari, e tutto lascia presagire, come dimostra l'assurda vicenda dei porti turistici, che per questa maggioranza non ci sono limiti, divieti, luoghi da rispettare». Il presidente del Wwf siracusano critica, fra l'altro, il fatto che «non è stata messa ai voti neanche la proposta della commissione Urbanistica. Definisce inoltre «gravissimo il fatto che il ministro dell'Ambiente non si degni di rispondere alle interrogazioni parlamentari che riguardano la sua città e che si accorga solo ora del sacco urbanistico che Siracusa ha subito e subirà con il passare degli anni di validità di questo Prg» Secondo Patti poi «i consiglieri politicamente vicini all'onorevole Granata (Rodante, Grasso e Romano) sono in totale difformità con il pensiero del loro leader, mentre il consigliere Castagnino, vicino all'onorevole Vinciullo, avrebbe dovuto astenersi dal votare quel documento, in coerenza con quanto dichiarato da Vinciullo alla stampa e nell'incontro promosso dal Wwf quello stesso giorno al Jolly Hotel». E ancora: «Anche Salvo Sorbello dovrebbe far seguire alle dichiarazioni coraggiose eguale coraggio in aula e quando viene chiamato a rapporto dalla maggioranza: non aver difeso la proposta della commissione Urbanistica da lui presieduta ha di fatto avallato la commissione-tavolo, la burla escogitata per respingere di fatto la proposta della commissione urbanistica e rinviare sine die il problema». Patti contesta poi la tesi dell'eventuale «risarcimento danni per violazione di diritti acquisiti: il certificato di destinazione urbanistica non è un diritto acquisito». Rileva infine che «Siracusa rischia di annegare nel cemento, di vedere deturpato in modo irreversibile il suo patrimonio architettonico, paesaggistico, ambientale». E conclude: «La battaglia non può finire o rallentare. Anzi, presa coscienza della forza e dell'arroganza dell'amministrazione comunale e delle forze economiche che la fiancheggiano, deve estendersi, coinvolgere sempre più attori nazionali ed internazionali, portare a Siracusa le più importanti personalità». s. m.
09/09/2010 |