L’Aquila. I puntellamenti? Tutti utili. Marchetti: necessari anche per gli edifici da demolire Marina Marinucci Centro 14/9/2010
Una «polemica sterile». Così il vice commissario per i Beni culturali, Luciano Marchetti, ha commentato gli interventi sulla necessità o meno dei puntellamenti e sui fondi spesi per questa operazione nell'area del cratere.
«Il discorso è piuttosto puerile» ha spiegato il vice commissario Marchetti «perché chiunque sappia fare il mestiere dell'ingegnere dovrebbe sapere che i puntellamenti sono comunque necessari in ogni caso. Servono, infatti, sia per il recupero e il restauro della struttura, sia per demolire un edificio pericolante. E ciò perché è l'unico modo per garantire la sicurezza degli operai e permettere, allo stesso tempo, il recupero di pezzi architettonici». Marchetti ha poi aggiunto che «per demolire un edificio molto danneggiato, e quindi irrecuperabile, o si usa l'esplosivo e mi sembra non sia questo il caso o si puntella e sj lavora a mano cercando di garantire al massimo l'incolumità degli operai impegnati nelle opere di abbattimento degli immobili non recuperabili. Quindi, il puntellamento serve anche in caso di demolizione e nella zona rossa dell'Aquila abbiamo esempi del genere». Poi, qualche battuta ironica all'indirizzo di chi parla di «soldi buttati al vento» per puntellamenti «di cui non si avvertiva proprio la necessità». «Qui, se non manteniamo in piedi un po' della città storica» ha affermato il vice commissario ai Beni culturali «probabilmente possiamo cominciare a pensare a come costruire le strutture moderne da dieci o anche trenta piani. Anzi suggerirei, vista la situazione, di lanciarci nella costruzione di un po' di grattacieli. I puntellamenti nonostante le polemiche che continuo a definire sterili e anche un po' stupide sono indispensabili. Se poi serviranno per fare abbattimenti garantendo il massimo della sicurezza agli operai delle ditte impegnate in queste opere, è un fatto che decideranno i professionisti che hanno competenza in materia». Infine, un cenno allo sciame sismico di queste settimane, «che» ha rassicurato Marchetti «non ha provocato nessuno spostamento e nessun danno sugli edifici che sono stati puntellati». Affermazioni riferite, ha precisato il vice commissario per i beni culturali «ai puntellamenti fatti direttamente da noi. Interventi di messa in sicurezza che riguardano le chiese e anche qualche puntellamento che abbiamo progettato con i vigili del fuoco. I buoni risultati di questo nostro lavoro» ha continuato «li abbiamo verificati dopo che molti di questi puntellamenti sono stati monitorati con un sistema di controllo elettronico che ha registrato le sollecitazioni che le scosse dei giorni scorsi hanno impresso alle strutture. Questo» ha concluso l'ingegner Marchetti «è il segnale che i lavori sono stati fatti bene, con serietà e professionalità».
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