L'AQUILA - Bondi: «Per il centro storico trecento milioni in dieci anni» STEFANO DASCOLI IL MESSAGGERO – 15 settembre 2010
Venticinque-trenta milioni di euro l'anno, per tutto un decennio, da destinare alla ricostruzione del patrimonio storico ferito dal sisma. E il tesoretto che il ministro della Cultura Sandro Bondi, ieri in visita in città, ha annunciato di voler stanziare per il centro dell'Aquila, a partire dal 2011. La decisione è scaturita al termine di un tavolo tecnico che si è svolto nell'attuale sede delle sovrintendenze, nel monastero di Sant'Amico. Il meccanismo di finanziamento è il seguente. Ogni anno il 3% degli investimenti infrastrutturali collegati alla legge Obiettivo viene dirottato nelle casse dell'Arcus Spa, l'azienda che ha il compito di sostenere e avviare progetti riguardanti i beni e le attività culturali. Per i prossimi dieci anni un terzo dei fondi sarà destinato al centro storico dell'Aquila. Bondi ha annunciato che informerà presto il Consiglio dei Ministri. «E un grande impegno - ha detto il ministro - che può costituire una misura stabile per consentire agli enti locali di fare un programma di ampio respiro. E un impegno doveroso della comunità italiana. Prima riusciremo a portare a termine questo lavoro e prima potremo presentarci di fronte alla comunità internazionale come uno Stato che fa bene non solo l'emergenza, ma anche il recupero di uno dei centri storici più importanti del Paese». Bondi ha annunciato altre due decisioni di grande importanza. Su indicazione del ministro degli Esteri, Franco Frattini, l'avvocato Fabrizia Aquilio si occuperà di prendere contatto con i Paesi esteri che hanno dato la disponibilità all'adozione di uno dei monumenti della lista dei 45 diffusa durante il G8 e perfezionare gli accordi definitivi. Con lei collaborerà Luciano Marchetti, il vice commissario responsabile finora della messa in sicurezza. Sul Conservatorio, infine, Bondi ha chiarito che i fondi raccolti dai cantanti italiani (un milione di euro) saranno destinati al restauro del complesso. «Entro due mesi - ha detto - presenteremo il progetto esecutivo». Antonio Del Corvo ha salutato con favore la notizia: il complesso appartiene alla Provincia che sposterà altrove alcune strutture ospitate lì per lasciarlo a completa disposizione del Conservatorio. Chiodi ha ringraziato Bondi per l'impegno profuso in questi mesi non solo per «programmare la rinascita del centro storico», ma anche per «il sostegno fornito nel post-sisma alle associazioni culturali aquilane». «Il mio sogno - ha detto invece il sindaco Cialente - è che in occasione dell'Expo 2015 il sistema Paese mostri quello che è riuscito a fare all'Aquila. Questo deve essere una sorta di appuntamento morale per l'Italia. Il centro storico è decisivo per la rinascita». Cialente ha citato come esempio di recupero il convento di San Domenico, uscito indenne dal sisma proprio dopo un attento restauro. Per il sindaco è il segnale che «si può ricostruire il centro storico garantendo l'adeguata sicurezza». Il primo cittadino ha annunciato la creazione di un tavolo tecnico sul centro storico, una conferenza dei servizi permanente nella quale saranno presenti Comune, sovrintendenze, enti locali. Il primo test è quello sulle aree a breve, per cui scade oggi l'avviso. Entro il mese arriverà un secondo bando per le altre zone. Infine, sollecitato sull'argomento, Bondi haannunciato che «valuterà attentamente» la possibilità di fare dell'Aquila la Città della Cultura nel 2019. «a tutti i titoli per poterlo diventare» ha concluso il ministro. |