MILANO - La Moratti: basta ostruzionismo sul Pgt TERESA MONESTIROLI La Repubblica, 15-09-10, pagina 7 sezione MILANO
HA VOLUTO essere lei, ad aprire la fase di ascolto della città su quel Pgt che dovrà mandare in pensione dopo decenni il Piano regolatore disegnando la città del futuro. Un sigillo sul cambiamento che Letizia Moratti ha affidato a un appello: «Chiediamo la collaborazione di tutti perché questo è il Piano della città e non solo di questa amministrazione. Mi auguro che anche l'opposizione abbia lo stesso sentimento di amore per Milano e non lavori per fare ostruzionismo». Come ha già fatto, almeno in parte, durante la fase di adozione in consiglio comunale. «Una parte del centrosinistra - ha specificato la Moratti - ha lavorato in modo collaborativo e la ringraziamo, ma un'altra ha creato un vero e proprio ostruzionismo». Si è aperta con questo messaggio la fase-due del lunghissimo iter del Piano di governo del territorio, ieri davanti alla platea del Teatro dell'arte della Triennale piena di imprenditori, architettie associazioni. Da oggi, chiunque abbia qualcosa da dire sul Pgt, potrà farlo: per due mesi gli uffici comunali raccoglieranno le osservazioni di associazioni e cittadini sul testo, richieste di modifica che dovranno essere giudicate poi dall'aula. È questa quella «fase nuova» che il sindaco definisce «una grande opportunità, perché ognuno possa presentare idee e proposte per arricchire il Pgt». Con la possibilità, ogni venerdì pomeriggio dal 24 settembre, di incontrare l'assessore all'Urbanistica Carlo Masseroli all'Urban Center per chiarimenti e interpretazioni di un testo che non è proprio alla portata di tutti. E fra due mesi, quando il tempo delle osservazioni sarà scaduto, il piano tornerà in aula per la votazione finale. Che, sottolinea Masseroli, dovrà avvenire «perentoriamente entro il 14 febbraio, giorno di San Valentino. Questo fa del nostro testo un vero e proprio Piano di chi ama la nostra città». Il tempo stringe, dunque, e l'opposizione annuncia una nuova battaglia. Con il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino che spiega: «Se il Pgt non verrà corretto il rischio di una colata di cemento sulla città è reale.O la giunta scenderàa patti con noi dandoci delle garanzie sulle nuove regole, sulle trasformazioni degli edifici vuoti e su una maggiore offerta di alloggi a prezzi calmierati, oppure il piano lo approveremo noi dopo le elezioni». Critica anche Milly Moratti, della lista Milano Civica: «Il Pgt è assolutamente da rifare. Se serve, come dicono, per salvare l'agricoltura allora il Parco Sud è da tutelare, non da trasformare in zona urbana». La mobilitazione per modificare il testo parte già domani quando un gruppo di associazioni formato da Libertà e giustizia, Legambiente, Acli e Arci organizzeranno un'assemblea pubblica a Palazzo Marino sul Pgt, a cui parteciperà anche l'assessore Masseroli. «Pensiamo che il nuovo piano sia talmente importante che merita di essere capito da tutti» dice Damiano Di Simine, presidente regionale di Legambiente.
|