FIRENZE - Piano strutturale, lo stop di geometri e ingegneri ILARIA CIUTI La Repubblica,14-09-10, pagina 5 sezione FIRENZE
«SBLOCCARE l' edilizia a Firenze». È la prima urgente necessità individuata dalla Consulta interprofessionale fiorentinaa proposito del nuovo piano strutturale in fase di stesura. Gli ordini degli architetti, dei geologi, degli agronomi, degli ingegneri, dei geometri, dei periti, riuniti i Consulta, hanno consegnato ieri il loro documento sul piano strutturale al sindaco Renzi e alla presidente della commissione urbanistica di Palazzo Vecchio, Elisabetta Meucci. Firenze non può continuare a restare bloccata, dopo che i ritardi nell' approvazione del piano hanno fatto scattare il regime di salvaguardia che ferma qualsiasi attività edilizia, spiega il presidente dell' ordine degli architetti, Antonio Bugatti: «Dobbiamo chiedere alla Regione di alleggerire le salvaguardie appena sarà approvato il piano senza attendere l' entrata in vigore del futuro regolamento urbanistico come prescriverebbe la legge. Si potrebbero avviare molti progetti già approvati, in linea con gli attuali strumenti urbanistici». Il fatto è però che secondo la Consulta il piano così com' è è troppo generico: belle parole, ma niente di concreto. Non c' è «un' idea complessiva di città», anzi «non c' è neanche un' idea creativa». Gli ordini professionali chiedono un piano che entri nel merito. «Che le abitazioni vadano riportate in centro, lo hanno detto tutti. Ora lo si ripete ma non si indicano gli strumenti», è uno dei tanti esempi di Bugatti. Né, secondo i professionisti il piano dà garanzie vincolanti di salvaguardia del centro come dei terreni immediatamente limitrofi alla città, non disegna i contorni di un progetto metropolitano. «Noi daremmo un contributo - dicono - ma non riusciamo a parlare con nessun organismo tecnico, né un assessore, né un urbanista, né chi fa il progetto. L' unica disponibileè la commissione urbanistica ma è un organo politico». Un altro esempio di carenze lo fa il presidente dell' ordine dei geologi Silvano Carmignani: «Il piano parla di scavi e di localizzazione dei medesimi, per esempio il cosiddetto tubino di attraversamento in sotterranea della città da parte del traffico, senza aver fatto prima le indagini geologiche. Già dobbiamo preoccuparci della Tav per cui si poteva fare un progetto diverso anche se ormai è tardi. Il sottosuolo di Firenze è delicato, il piano strutturale deve precisare che non si inizia mai a scavare senza prima aver fatto indagini esaurienti». Il piano non coniuga interessi urbanistici e economici, dice ancora la Consulta. E' generico perfino nell' auspicare la valorizzazione del verde, spiega il presidente degli agronomi, Paoli Gandi.
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