Roma. «Proietti lascia la Soprintendenza» Corriere della Sera – Roma 18/9/2010
Il ministero dei Beni culturali ha avviato la procedura per sostituire dal 28 settembre l'attuale Soprintendente all'archeologia di Roma e Ostia Giuseppe Proietti, che compie 65 anni il 1 ottobre. La Uil di settore si appella al ministro dei Beni culturali Bondi perché intervenga a confermare lo studioso di fama internazionale chiamato solo 7 mesi fa a guidare l'archeologia della capitale e, ad interim, la soprintendenza altrettanto importante di Napoli e Pompei. E infuriano le polemiche. Proietti lascerebbe anche la guida di Pompei, il cui interim gli era stato affidato di recente dal ministro Bondi. L'ipotesi ha messo in allarme i funzionari della soprintendenza speciale di Roma, che hanno scritto una lettera aperta al ministero, nella quale sottolineano che un ulteriore cambio avrebbe «effetti drammatici». Il contratto inviato alla Corte dei Conti, spiega il segretario generale Uil Beni culturali Gianfranco Cerasoli, prevedeva un incarico triennale con scadenza al 2013. Si trattava di un incarico previsto per persone esterne all'amministrazione così come è stato fatto per il manager Mario Resca, anche lui prossimo ai 65 anni, chiamato a dirigere nel ministero il settore della valorizzazione del patrimonio. La Corte dei Conti, spiega la Uil, per «ha registrato il contratto di Resca e non quello di Proietti sostenendo la tesi che avendo quest'ultimo lasciato il ministero quale Dirigente di ruolo, non gli si può applicare la norma che consente di rimanere sino a 67 anni». Dal sindacato anche ipotesi sugli scenari che si aprirebbero con il pensionamento del soprintendente: oltre alle domande del soprintendente archeologo del Lazio e di quello dell'Emilia Romagna ci sarebbero anche «due nomi esterni che godrebbero delle simpatie della politica» e il professore di archeologia e storia greca e romana Paolo Carafa, ordinari alla Sapienza di Roma. Mentre alla guida di Pompei dovrebbe andare Angelo Maria Ardovino, un funzionario del ministero dei beni culturali. Il direttore generale dei beni archeologici del Mibac Stefano De Caro spiega che «sette mesi fa si sperava di poter prorogare la contrattualizzazione a Giuseppe Proietti». Per Rita Paris, direttrice di Palazzo Massimo e funzionario della soprintendenza responsabile dell'Appia Antica, «sostituire Proietti è un danno altissimo per l'archeologia romana».
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