CAMPANIA - una nomina di ripiego l'incarico di responsabile della Soprintendenza archeologica speciale di Napoli e Pompei Carlo Avvisati 18/09/2010 il mattino
Rischia di essere ancora una volta una nomina di ripiego l'incarico di responsabile della Soprintendenza archeologica speciale di Napoli e Pompei che tra qualche giorno, ovvero alla fine del compito assegnato a interim l'otto marzo 2010 a Giuseppe Proietti, dovrebbe essere affidato a Angelo Maria Ardovino, ispettore centrale del Ministero per i Beni culturali e già soprintendente archeologo, nel 2007, alla Soprintendenza archeologica di Salerno, Avellino e Benevento. Tanto, perché Ardovino che è nato nel 1950 potrebbe essere costretto a lasciare l'incarico il prossimo anno per raggiunti limiti di età, così come è accaduto nell'agosto scorso a Maria Luisa Nava, soprintendente archeologa di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, e come avverrà, l'anno prossimo, allo stesso direttore generale per i Beni archeologici, Stefano De Caro, sul quale ricade l'onere della scelta dell'archeologo che sarà il responsabile della soprintendenza di Napoli e Pompei sino a quando non sarà operativa la «Fondazione». E, dunque per Ardovino sarebbe (il condizionale è d'obbligo sino a quando la nomina non sarà formalizzata) una sorta di «ritorno al passato» visto che dalla Campania è appunto iniziato l'iter che lo ha portato, da giovane funzionario di Werner Johannowsky, soprintendente a Salerno sino ai vertici del Ministero per i Beni culturali. Passando per i ruoli direttivi all'Istituto centrale per il restauro, per l'altro di Soprintendente Archeologo della Lombardia e infine ricoprendo quello di Ispettore Centrale del Ministero. Tra i tanti lavori pubblicati, di particolare interesse è quello sui culti di Paestum, territorio di cui allora si occupava in qualità di funzionario di area, e nel quale diverse pagine sono dedicate a Demetra e Kore, i cui riti sacri precedettero quello di Hera.
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