TOSCANA - «Montalbano a rischio» MARTEDÌ, 21 SETTEMBRE 2010 - Empoli IL TIRRENO
In Regione la Federazione della Sinistra solleva il caso dell’insediamento “Le Rocchine” LAMPORECCHIO. Il caso dell’insediamento turistico delle Rocchine, sul Montalbano, arriva in consiglio regionale con un’interrogazione di Monica Sgherri, della Federazione della Sinistra. Nella sua interrogazione la Sgherri parla di «progetto del tutto sovradimensionato e impattante, che rischia di minare ambientalmente e paesaggisticamente il Montalbano», e che metterebbe «a rischio la dichiarazione di patrimonio dell’umanità Unesco dell’area stessa». «A quanto ci consta siamo di fronte - sottolinea il consigliere regionale - a un progetto che rischia di minare ambientalmente e paesaggisticamente un area di assoluto pregio quale quella del Montalbano. È necessario quindi che la Regione, per quanto di sua competenza, compia tutte le verifiche e le azioni del caso a tutela della medesima, verificando nel contempo il rispetto delle normative regionali quali il Piano di Indirizzo Territoriale». Motivo del contendere il il progetto che prevede la realizzazione di un centro turistico nell’area delle Rocchine, sulle colline tra Monsummano e Serravalle. «A quanto appreso - prosegue Sgherri - si tratta di un intervento per ampiezza e volumetria (ottanta appartamenti, oltre a reception, ristorante, bar, mini market, sale giochi e conferenze, piscina interna ed esterna e un grande parco giochi al posto del bosco) assolutamente avulso dal contesto di un area delicata e di particolare pregio ambientale e paesaggistico come quella del Montalbano, che quindi potrebbe avere un forte e negativo impatto. Impatto che spezzerebbe il continuum del crinale, elemento essenziale proprio grazie al mantenimento del quale i Comuni del Montalbano hanno richiesto all’Unesco la dichiarazione di patrimonio dell’umanità per il Montalbano stesso. Se tale progetto venisse realizzato quindi vi sarebbe il forte rischio di minare l’intera area e la richiesta in questione rischierebbe seriamente di non venire accolta».
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