Biglietteria high tech per Pompei Susy Malafronte Il Mattino - Napoli 21/9/2010
Mai più file agli ingressi: massiccio ricorso alle prenotazioni on line e varchi elettronici
Al via l'appalto che vale 84 milioni dieci società in gara
Dieci società ai nastri di partenza. Sono quelle che hanno partecipato alla prima fase della gara d'appalto, per un valore di 84 milioni di euro, per l'assegnazione dei servizi aggiuntivi degli scavi di Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia e Boscoreale, i cui termini sono scaduti il 15 settembre. C'è ancora qualche giorno di tempo per i ritardatari che volessero consegnare le buste a mano, ma nelle linee generali i contorni dèlla competizione vanno ormai delineandosi. Successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, i soggetti in possesso dei requisiti richiesti, che non siano incorsi in alcuna causa di esclusione, riceveranno una lettera di richiesta di offerta vincolante. La Soprintendenza determinerà quindi una graduatoria dei partecipanti sulla base del criterio dell'offerta economica più vantaggiosa. L'affidamento in concessione della biglietteria, del controllo accessi e del servizio guardaroba rivoluzionerà l'organizzazione fino a questo momento piuttosto tradizionale dell'accoglienza agli Scavi. Oltre ai servizi innovativi offerti In concessione dalle biglietterie, il turista avrà la possibilità di prenotare la visita che più gli piace direttamente da casa, attraverso il portale www.pompeiviva.it. Il marketing, la pianificazione attività e comunicazione, E-commerce e gestione sito internet, sono alcuni degli esempi più significativi delle novità in programma per gli utenti. La concessione avrà una durata di sei anni a decorrere dalla data di stipula della convenzione, tra la soprintendenza speciale di Napoli e Pompei e la società vincitrice della gara, fatto salvo di una verifica intermedia, al termine del primo triennio, del perdurante equilibrio economico del rapporto tra le parti. I servizi aggiuntivi sono stati privatizzati in virtù della legge 352/1997, a partire dal 1998, quando Pompei conquistò la piena autonomia scientifica, organizzativa, amministrativa e finanziaria. E dall'agosto del 1998, dunque, che la soprintendenza incassa direttamente, sul proprio conto corrente bancario, le somme introitate grazie alla vendita dei biglietti di ingresso a scavi e museo, alle royalties derivanti da concessioni di beni o servizi, da erogazioni liberali, oltre che dal conferimenti del ministero per i Beni e le Attività culturali e di altri soggetti pubblici.
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