ROMA - "Cantieri fermi e imprese in crisi Ormai siamo allo stallo totale" ANDREA RUSTICHELLI MERCOLEDÌ, 22 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - - Roma
Batelli, presidente dell´Acer: "Persi seimila posti di lavoro" "Per ogni miliardo di euro investito nel settore si produce occupazione per almeno 23 mila persone"
I costruttori romani fanno quadrato contro il fantasma della crisi e incalzano le istituzioni. Eugenio Batelli, presidente dell´Acer, ha squadernato le sue proposte ieri all´assemblea dell´associazione. Gianni Alemanno, Renata Polverini e Nicola Zingaretti hanno ascoltato attentamente il suo intervento. Il dato-choc fornito da Batelli è il calo del 45% nel valore degli appalti dal 2008 al 2010 e la conseguente perdita di 6.000 posti di lavoro. «Oggi la situazione ha subito un´ulteriore involuzione, tanto da farci trovare nel mezzo di una pesante crisi: le imprese stanno smantellando la loro organizzazione». Un punto di partenza reso ancora più grave dall´incidenza economica del settore: un milione di euro investito in edilizia, secondo l´Acer, attiva un giro d´affari da 1,79 milioni e ogni miliardo consente di creare complessivamente 23mila posti di lavoro. Come leve della riscossa, Batelli chiama in causa «le capacità imprenditoriali» dei costruttori e «il senso di responsabilità delle istituzioni». A queste l´Acer chiede semplificazioni burocratiche («negli appalti dal bando di gara all´inizio dei lavori si accumulano 4 anni») e un patto di cooperazione tra pubblico e privati per le infrastrutture e l´edilizia popolare. Cessione dei diritti edificatori, interventi urbanistici privati, utilizzo degli immobili dismessi (caserme, depositi), manutenzione stradale in cambio di spazi pubblicitari, restauro dei beni archeologici e architettonici in cambio del loro parziale utilizzo: queste le proposte dei costruttori per sopperire alle carenze di cassa degli enti locali. Ma non manca uno spiraglio di fiducia: su scala nazionale fa ben sperare l´incremento del 2,3% nel primo trimestre rispetto al 2009 nella compravendita delle case e del 13,7% nella stipula dei mutui. Segno che il settore privato delle costruzioni è alimentato da una buona richiesta («segnali che indicano la strada da percorrere»). Le richieste di Batelli, che evoca il Gran Premio di Formula 1 e le Olimpiadi del 2010 («occasione irripetibile») riguardano il contesto pubblico: rete infrastrutturale, sistemi per la mobilità, servizi e decoro urbano. L´Acer parla di deficit di infrastrutture allarmante ed elenca l´agenda («ci aspettiamo che la nuova amministrazione regionale passi dai progetti ai cantieri»): collegamento autostradale Roma-Latina, la Roma-Viterbo, la Orte-Civitavecchia, la Civitavecchia-Livorno e il completamento della strada dei monti Lepini. E poi c´è la scelta del nuovo aeroporto, che dovrà sostituire Ciampino. Per il traffico di Roma (7 milioni di spostamenti quotidiani e 2,8 milioni di veicoli circolanti), l´Acer chiede l´integrazione del Piano strategico per la mobilità nel Piano Regolatore. In ballo c´è lo sblocco di un miliardo in fondi privati per costruire parcheggi (un totale di 53mila posti auto). E per le periferie (Infernetto, Centocelle, Tor Bella Monaca) la ricetta è «la sostituzione edilizia» nonché più fondi dal Piano Casa Regionale.
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