TOSCANA - LUCCA. «Non c’è chiarezza nella politica locale» MERCOLEDÌ, 22 SETTEMBRE 2010 IL TIRRENO
LUCCA. Dimissioni irrevocabili. Salvo ripensamenti sempre possibili se cambiano condizioni e scenari. Di fatto però l’architetto Giovanni Valentini, mente pensante della Lucchese e socio di maggioranza del club rossonero, mette in vendita le sue quote: l’80%. Crisi societarie in passato sono sempre avvenute con la proprietà della Lucchese Calcio da una parte e l’amministrazione comunale dall’altra: da Lino Quilici a Vasco Vannucchi, da Aldo Biagini a Egiziano Maestrelli e Aldo Grassi. Tensioni poi stemperate con accordi tra le parti. Adesso però Valentini pare davvero provato. E deluso. Il suo è un atto di forza per capire chi sta con lui e con il suo progetto e chi è contro di lui e lo osteggia oppure è una presa d’atto derivante da situazioni che ritiene difficilmente recuperabili. Dal nascere cioè di un fronte trasversale che abbraccia parte della maggioranza (Forza Lucca) e dell’opposizione (Governare Lucca e una parte del Pd) e che rischia di far cadere - attraverso cavilli procedurali e manovre di palazzo - il progetto della ristrutturazione del Porta Elisa? Dall’aprile 2007 Valentini attende invano una risposta sul parco di S. Anna (a giorni inizierà una causa milionaria intentata al comune di Lucca) e non vuol rischiare che lo stadio subisca identica sorte: «Voglio soltanto rimarcare una cosa. - dice l’ex azionista di maggioranza - In tutta questa faccenda la giunta, con gli assessori Lido Moschini, Luca Leone e Marco Chiari, ha avuto un comportamento corretto come dimostra l’approvazione del master plan. Evidentemente c’è qualcun altro che vuol danneggiare noi e il progetto Lucchese trovando il modo di bloccarlo anche attraverso il Tar o la Soprintendenza. Mi pare di capire che noi della Valore di Prato non siamo graditi. Quindi meglio togliere il disturbo. Le nostre quote sono in vendita, ma l’importante è che i tifosi stiano vicini a Giuliani, che avrà sempre la nostra assistenza, e che la variante venga adottata in fretta con l’approvazione rapida in consiglio. Qualcuno verrà di sicuro in aiuto a Giuliani perchè il progetto, vista la portata e l’interesse, farà gola ad altri imprenditori. Ci tiriamo indietro come Valore perchè non vogliamo che Lucca perda un’opportunità irripetibile».
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