TOSCANA - LIVORNO - Può essere un bel museo del mare GIAN PIERO MURINO GIOVEDÌ, 23 SETTEMBRE 2010 IL TIRRENO - Livorno
Negli ultimi tempi sono apparse alcune lettere al giornale aventi per tema l’incompiuto mausoleo a Costanzo Ciano: chi vorrebbe distruggerlo, chi mantenerlo com’è (nessuno ha ancora proposto di terminarlo!). Anche su questo tema noi toscani non ci smentiamo, quali eredi delle fazioni che dividevano i comuni medioevali sino alle diatribe tra rossi e neri del passato più recente, non riusciamo ad analizzare una questione senza ottica di parte. Una mentalità più pragmatica ci indurrebbe forse a cogliere l’opportunità di utilizzare la struttura esistente per qualche fine pubblico, considerata la posizione panoramica della stessa che si affaccia su di una costa bellissima e poco valorizzata. Si potrebbe ad esempio creare in quell’area un museo dei naviganti, magari posizionandovi sopra la famosa testa di granito ancora giacente in Sardegna che rappresenta il volto di un uomo avvolto nella tipica cerata marinaresca (ma quanti oggi, vedendola, ne collegherebbero le fattezze a quella del defunto gerarca?), magari collocandovi anche un faro che proietti tutte le luci dell’arcobaleno (a comprendere simbolicamente tutte le bandiere del mondo). Il museo sarebbe complementare alla raccolta degli ex voto a carattere marinaro del Santuario di Montenero, all’Accademia Navale presente in città, all’acquario recentemente riaperto, inoltre l’area ora abbandonata verrebbe riqualificata e la città avrebbe una struttura d’interesse turistico in più. Ma la situazione in cui si trovano la Fortezza Vecchia e quella Nuova, le Terme del Corallo, la serra liberty di Villa Maurogordato ed altri insigni manufatti del passato livornese fanno temere che sarà l’opera del tempo ad avere, prima o poi, ragione delle pur solide mura del suddetto mausoleo.
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