TOSCANA - PRATO. L’ascensore al Castello, conquista che divide ALESSANDRO PATTUME GIOVEDÌ, 23 SETTEMBRE 2010 IL TIRRENO - Prato
Soddisfatti i disabili, ma l’impatto è da choc. Taiti parla di sfregio al monumento
Il presidente della Circoscrizione Centro s’è infuriato. L’associazione toscana paraplegici invece ha ringraziato, mentre il Comune si è difeso spiegando che quella avviata ieri mattina è l’unica soluzione percorribile, concepita al termine di una lunga gestazione cominciata addirittura nel 2004. E’ l’ascensore installato ieri mattina all’esterno del Castello dell’Imperatore a far discutere. E se i disabili potranno finalmente visitarne l’interno, Massimo Taiti protesta lo stesso con forza. «Se il 20 si ricorda la Breccia di Porta Pia, il 22 settembre ricorderemo lo Sfregio del Castello - dice - Una ferita insanabile al cuore della città». Però il presidente della Circoscrizione Centro non ha niente contro i disabili. «Tutti devono avere la possibilità di visitare il simbolo della nostra città, ci mancherebbe altro - spiega - Ma io penso che anche l’occhio voglia la sua parte e non capisco come la Sovrintendenza possa aver avallato una soluzione del genere. Se penso al turista che viene a fotografare il Castello e ci trova un’ascensore marrone, mi prende lo sconforto». L’ascensore, è bene chiarirlo subito, non rimarrà marrone, ma al termine dell’installazione diventerà color alluminio. «Quando si tratta di centro storico tutti i pratesi hanno un’opinione - aggiunge Taiti - Così abbiamo discusso delle scritte sulla chiesa, della bruttezza della pista di pattinaggio davanti al Duomo e via dicendo. Tutte cose che adesso non ci sono più - conclude - L’ascensore invece rimarrà e da piccolo presidente di Circoscrizione mi meraviglio che la Fondazione Cariprato l’abbia finanziato». La Fondazione, in realtà, ha finanziato quattro piattaforme elevatrici. «Finalmente - conferma il sindaco Cenni - Sarà possibile entrare senza impedimenti nel Castello fino a raggiungere l’anello superiore, dal quale si gode di un’immagine suggestiva della città». A lui fanno eco il presidente dello “Special Team Prato” Umberto Spinelli e quello dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Riccardo Santini. «Non saremo più portati su come un pacco - scrive soddisfatto Umberto Materassi, referente pratese dell’associazione toscana paraplegici - Colgo l’occasione per ringraziare il sindaco Cenni, che fra l’altro era presidente della Fondazione quando il progetto venne finanziato, e l’assessore Roberto Caverni per l’impegno che hanno messo affinchè venisse realizzata questa struttura». Ma non sembra finita qui. «Scriverò alla duchessa Pignatelli, presidente dei “Castruum” Federiciani, chiedendole di intervenire per farlo spostare» conclude, per nulla rassegnato, Massimo Taiti.
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