BARI - Petruzzelli, Emiliano va contro tutti: "Provincia, Regione e governo ci boicottano, ma non chiuderemo" RAFFAELE LORUSSO GIOVEDÌ, 23 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA Bari
Critiche per la mancanza di fondi durante la presentazione del Barbiere di Siviglia
Sarà pure un Barbiere senza troppi fronzoli e figlio dell´austerità imposta dal governo nazionale, ma non sarà l´ultima opera che andrà in scena nel teatro Petruzzelli. «In tanti vorrebbero vederci alzare bandiera bianca, ma resteranno delusi: l´attività continuerà», annuncia con tono di sfida Michele Emiliano. La presentazione dell´ultimo titolo della stagione 2009-2010 (in scena domani e il 26, 28, 29 e 30 settembre) diventa per il sindaco l´occasione per rinfocolare la polemica contro governo nazionale e gli altri enti territoriali. «La ragione dell´ostilità di ministero, provincia e regione è nel fatto che il presidente della fondazione è il sindaco di Bari - attacca - La loro è un´operazione scientifica: vogliono sottocapitalizzare la fondazione per impedirle di volare all´altezza necessaria. Sognano di farci andare in deficit perché è l´unico modo per togliere di mezzo il sindaco e consegnare la fondazione al commissario». Emiliano ce l´ha soprattutto con la provincia. «Ho fatto di tutto per liberare un posto in consiglio di amministrazione al presidente Schittulli - dice - Lui però utilizza questo incarico per aprire una trattativa sulla presidenza dell´autorità portuale. Tutto questo non è morale, è l´espressione di una cultura politica che non mi appartiene». Per questo torna a rivolgere un appello a Regione, ministero e Provincia di Bari: c´è bisogno di fondi per andare avanti. L´allestimento del Barbiere di Siviglia è figlio della testardaggine di chi non si arrende. Il capolavoro di Gioachino Rossini, che ha sostituito in corsa il dittico Tabarro-Cavalleria Rusticana, cancellato (così come Traviata) per ragioni di bilancio, è la dimostrazione che il bisogno aguzza l´ingegno. «È nostro dovere far funzionare il teatro - sottolinea il sovrintendente Giandomenico Vaccari - Abbiamo scelto il Barbiere di Siviglia perché ci consente di operare con un organico ridotto e di puntare su un cast di giovani promesse, molte delle quali pugliesi». Vaccari ha di fatto emulato Rossini. Se il compositore pesarese scrisse il Barbiere in appena dodici giorni, il sovrintendente del Petruzzelli ha impiegato più o meno lo stesso tempo per produrre l´opera. In condizioni di ristrettezza, era tutt´altro che scontato. Intorno al regista Michele Mirabella, per la prima volta al Petruzzelli in questa veste, e al direttore Vito Clemente, ha costruito un cast di artisti e maestranze (su tutti, il duo Licheri-Cappellini per le scene e i costumi) che promette sorprese. Ciliegina sulla torta, gli sponsor: il gruppo Casillo, che ha sostenuto la produzione dell´opera, e il ristorante Dona Flor, che si è fatto carico dei costumi. Una collaborazione che è di buon auspicio per il futuro che spinge Michele Mirabella a parafrasare Eduardo: «Addà passà ‘a nuttata».
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